Dopo aver a lungo protestato, ammonendo Donald Trump, Neil Young ha perso la pazienza. Il cantautore canadese si è rivolto a un tribunale federale accusando la campagna del presidente degli stati Uniti di violazione del copyright per aver suonato ripetutamente le sue canzoni in recenti comizi: "Questa denuncia non intende mancare di rispetto ai diritti e alle opinioni di cittadini americani che sono liberi di scegliere il loro candidato preferito", si legge nella denuncia presentata presso una corte federale di New York.
Ma Young, che chiede un risarcimento di 150mila dollari, continua: "Tuttavia il querelante in buona coscienza non può tollerare che la sua musica sia usata come tema per una campagna di ignoranza e odio, che mira a dividere e che non riflette i valori dell'America"...
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