sabato 8 agosto 2020

Orietta Vanin, Cinquestelle. Chi è questa MORALIZZATRICE - di cui mai nessuno ha sentito parlare per qualsivoglia ragione - che mette sotto accusa noti musicisti che i tribunali non hanno neppure voluto giudicare?

 Non tutti attendono il ritorno di Placido Domingo in Arena, anzi c’è chi vorrebbe che il suo nome fosse depennato dal cartellone. 

Si tratta della senatrice del Movimento 5 Stelle Orietta Vanin che ieri ha presentato un’interrogazione al Ministro dei beni culturali mettendo in discussione la presenza di Domingo nel Festival d’estate 2020. «Domingo è stato accusato di “condotta sistematica di abusi sessuali e di potere”, molestie che lui stesso ha confermato e per le quali si è scusato pubblicamente con le vittime – si legge nella domanda a firma della senatrice veneziana-. 

Per questi comportamenti Domingo è stato allontanato da molti teatri e in Spagna, sua patria d’origine, risulta “non invitabile”. Ciò nonostante, il suo nome compare nel cartellone del Maggio Fiorentino e in quello dell’Arena di Verona». Accanto a chi ha rescisso contratti, c’è anche chi si è limitato a giudicarne il lato artistico, tanto più che nessuna delle presunte accuse è mai sfociata in denuncia e nessuna della accusatrici è uscita dall’anonimato. 

Lo stesso vale per i direttori d’orchestra Daniel Gatti, accusato di condotta inopportuna, e James Levine, di presunta pedofilia, invitati al Maggio Fiorentino. 

«Includere personaggi accusati di tali fatti nei palinsesti culturali di due tra i maggiori templi musicali italiani rappresenta una mancanza di rispetto verso le vittime – si legge in conclusione- oltre che creare imbarazzo nel settore e nella società, cui ci si dovrebbe rivolgere con programmi e comportamenti virtuosi».

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