Il giornalista, sempre lo stesso, per la seconda volta a distanza di settimane, torma sulle accuse rivolte a Placido Domingo da alcune cantanti; e chiede alla cantante, di origine uruguayana, Luz del Alba Rubio, oggi cinquantaduenne, portabandiera delle accusatrici di Domingo: scusi Lei ha ricevuto molestie anche da altri? Certo risponde senza esitazioni, dopo aver naturalmente illustrato nei particolari quelle ricevute da Domingo esattamente una ventina di anni fa; e la incalza: sa anche di altre sue colleghe che hanno subito le stesse molestie o forse di peggio? Certo che si, è la risposta della cantante.
Dunque la signora Rubio ha ricevuto avances e molestie anche da altri che però non ha denunciato, atteggiamento che hanno tenuto anche altre sue colleghe.
A questo punto uno si aspetta che il giornalista la incalzi ancora: perchè non lo ha fatto e perchè anche le colleghe alle quali fa riferimento non lo hanno fatto? E, invece, no. Lascia cadere la domanda per non mettere alle strette la sua interlocutrice, o forse anche per lasciarsi materia per un ritorno sul caso.
La cantante ha chiesto Lei evidentemente al giornalista di incontrarlo per chiarire alcune dichiarazioni non veritiere che il tenore aveva fatto al giornale qualche settimana fa, alla vigilia dei suoi concerti in Italia e Austria, le uniche due nazioni che evidentemente hanno dato poco peso alle accuse rivolte a Domingo ed hanno seguito la linea morbida o 'di attesa' tenuta dal sindacato musicisti americano ( AGMA).. E le ha chiarite, raccontando, per difendersi, i particolari della avances e delle molestie subite da Domingo.
Ma Repubblica che aveva prese per buone le scuse del tenore, nella precedente intervista che ha suscitato le reazioni della cantante molestata, è stato il giornale che quando è venuto fuori lo scandalo, agosto dell'anno scorso, a firma Leonetta Bentivoglio ( mentre queste ultime uscite erano firmate da Giuseppe Videtti) ha preso per motivate le accuse contro Domingo, definito 'noto dongiovanni' del quale la moglie porta più corna di un cesto di lumache - come si direbbe a Roma. Poi , dopo un anno, quando in molti si sono dimenticati quegli apprezzamenti, gratuiti fino a quando non si viene a capo delle prove, il giornale cambia atteggiamento e dà a Domingo l'opportunità di difendersi e di minimizzare la portata offensiva di quelle avances, innocenti - faceva pensare - che ogni uomo fa quando incontra una bella donna, senza arrivare alle molestie e tanto meno alla violenza.
L'aggravante, nel caso di Domingo, come di tanti altri dello stesso scandalo, sta nel fatto che i molestatori, eventuali, si sono approfittai della loro posizione di potere. E, del resto non è un caso che le cantanti molestate abbiano addotto proprio la loro posizione subalterna al molestatore per giustificare l'enorme ritardo nella denuncia.
Adesso La Repubblica deve fare più attenzione, per non prodursi nell'ennesima capriola giornalistica.
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