Non basta essere Nick Cave per poter avere un pianoforte Fazioli gratis. Lo ha scoperto pochi giorni fa il grande artista australiano, che ha suonato per la prima volta un pianoforte dell'azienda italiana, che produce gli strumenti a Sacile, in Friuli-Venezia Giulia, nel suo concerto solitario all'Alexandra Palace di Londra che è stato trasmesso in streaming lo scorso 23 luglio.
"Non ne avevo mai suonato uno prima, ma Dom Monks, il ragazzo che ha registrato la performance all'Alexandra Palace, mi ha raccomandato vivamente questo pianoforte", ha scritto Cave nel suo blog, The Red Hand Files, raccontando l'esperienza con toni estatici: "Nel momento stesso in cui mi sono seduto al Fazioli, il suo suono caldo, morbido e sfumato mi ha parlato come se nessun pianoforte mi aveva mai parlato prima. Sono stato travolto dalla sua straordinaria gamma tonale. Mi ha sussurrato, mi ha ruggito. Era lo strumento più bello che avessi mai suonato". E qui inizia la parte divertente del racconto: "Essendo l'individuo di sani principi che sono, ovviamente, non ho mai sponsorizzato uno strumento musicale (a tale riguardo, sono praticamente solo nel mio campo) ma ho adorato quel Fazioli. Così ho detto al mio manager: è tempo di vendere la mia anima. È ora di telefonare e farmi dare un Fazioli".
Così Cave chiede al suoi manager di chiamare la Fazioli e chiedere di avere un pianoforte per l'artista. Un paio di giorni dopo Cave chiede aggiornamenti al manager, che gli risponde, "beh, sembra che abbiano una politica piuttosto rigida nel dare 200mila euro di pianoforte a persone di cui non hanno mai sentito parlare".
Nel blog, con un tono sarcastico, Cave riporta il testo di due telefonate tra il manager e una signora dell'azienda italiana, che non ha la più pallida idea di chi sia Nick Cave, lo confonde con un attore e, ovviamente, rifiuta ogni forma di scambio promozionale, chiudendo il telefono e le conversazioni in modo brusco.
"Eppure aspetto il giorno in cui un gigantesco furgone per traslochi si fermerà fuori casa mia e il mio manager aprirà lo sportello indossando una maglietta con un pianoforte e un grande sorriso sul volto urlando 'Fazioli!'", concludeva Cave nel post che raccontava l'accaduto.
Post che ha scatenato immediatamente un inferno, con infinite proteste da parte dei fan di Cave nei confronti dell'azienda italiana, rea di non conoscerlo e di non essere stata gentile nel rapporto con lui. In realtà le cose non sono andare esattamente così, lo scambio di mail tra il manager di Cave e la Fazioli è stata professionale e gentile, anche nella motivazione del rifiuto: la politica dell'azienda di pianoforti che produce circa 140 strumenti all'anno in maniera assolutamente artigianale è quella di non fare promozioni di questo tipo con gli artisti.
Così Cave è dovuto intervenire di nuovo per chiarire: "Sembra che alcuni dei miei fan abbiano reagito in modo un po' zelante al mio ultimo Red Hand File e abbiano contattato l'azienda italiana 'incoraggiandola' a regalarmi un Fazioli. Apprezzo il gesto, ma il mio post era un pezzo leggero non da prendere sul serio. Il dialogo telefonico tra il mio manager e la 'donna di Fazioli' è stato più che abbellito per accentuare l'effetto comico. Lo tsunami che si è scatenato via mail ha lasciato un po' scossi i nostri amici, quindi niente più mail a Fazioli per favore! Sono persone meravigliose".
Come andrà a finire? Pare che Cave si sia già informato per l'acquisto di un pianoforte Fazioli, cosa che gli permetterà alla fine due cose, suonare lo strumento più bello che abbia mai suonato e restare "il solo" artista che non ha sponsorizzazioni.
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