lunedì 10 agosto 2020

L'Opera di Roma al Circo Massimo: risultati superiori ad ogni più rosea aspettativa, secondo Carlo Fuortes ( ANSA)

 Luciano Fioramonti (ANSA) - ''Lo spazio estivo del Teatro dell' Opera di Roma sono le Terme di Caracalla. Devo dire però che il Circo Massimo e il teatro per come è stato realizzato è piaciuto da morire a tutti. E' stata una sorpresa molto piacevole.

    Chissà che in futuro non si creino le condizioni per tornare… Effettivamente, al di là del Covid, è stata una esperienza molto importante''. Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro dell' Opera, commenta con soddisfazione il bilancio della stagione estiva che quest' anno - dopo la paralisi provocata dall' emergenza Coronavirus - ha riportato la grande musica dal vivo e il ritorno dell' opera in forma scenica nel set della Roma Antica. "I risultati - dice Fuortes all' ANSA - hanno superato le più rosee aspettative. Abbiamo avuto tutte le sere sold out con Rigoletto, il Barbiere di Siviglia, la Vedova Allegra e anche con il Balletto le Quattro stagioni. C' è stata una grande domanda da parte dei cittadini romani e dei pochi turisti che in questo periodo frequentano Roma". "Questa esperienza di emergenza - osserva il sovrintendente - ci ha insegnato che il teatro deve fare il servizio pubblico per il quale è pagato.
    Abbiamo svolto una funzione molto importante in un momento molto difficile. Avremmo potuto fare una scelta ripiegata di continuare la cassa integrazione invece, con coraggio, abbiamo deciso di approntare in un mese questo teatro e una nuova produzione addirittura in forma scenica. Abbiamo davvero assolto al nostro dovere di servizio pubblico".
    Ieri Fuortes era tra il pubblico per la replica del recital del soprano Anna Netrebko e del marito tenore Yusif Eyvazov. L' Omaggio a Roma delle due star internazionali della lirica, applauditissime, ha incantato gli spettatori del Circo Massimo con i grandi classici del melodramma. (ANSA).

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Noi che seguiamo da tempo con grande interesse ed attenzione le vicende interne del teatro dell'Opera di Roma, non siamo sorpresi affatto dalle dichiarazioni trionfalistiche del sovrintendente Fuortes
Ogni anno al termine della stagione estiva a Caracalla, ha fatto identiche dichiarazione, salvo poi scoprire che il grande successo ottenuto, lo era per il suo modo di vedere e basta, perché ogni sera dei quattromila posti circa della platea restavano vuoti 500-600 circa. E questo andazzo andava avanti da anni.

Adesso al Circo Massimo, complice l'epidemia, i posti disponibili era 1300 circa. Quanti di questi erano veramente occupati da chi aveva pagato un biglietto, ogni sera, escludendo gli inviti che per l'occasione sono fioccati certamente numerosi?

Noi , indipendentemente dalla valutazione della riuscita degli spettacoli - leggi: Michieletto - siamo contenti che il Campidoglio abbi allestito palcoscenico platea e servizi  certamente costosi. Per una volta i soldi sono stati certamente spesi meglio di tante altre. Però, alla fine della festa,  serve tirare le somme  e vedere il rapporto costi/benefici. Solo allora si potrà cantare vittoria. E, per questo, perchè possiamo anche noi cantare vittoria insieme a lui, Fuortes ci faccia sapere il  numero delle serate di spettacolo, fra opera, balletto e concerti, e ci dica la capienza esatta della platea ed il numero dei biglietti  effettivamente venduti. Nella serata inaugurale abbiamo notato tante facce di ben noti 'portoghesi'.

Dopo, ma solo dopo, eventualmente, potrà cantare vittoria, sempre che non si tratti anche in questo caso di vittoria 'di Pirro'. (P.A.)

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