Le app per il contact tracing da sole non bastano a contenere la diffusione del virus Covid-19, ma devono essere affiancate sia dal tracciamento 'umano' che dalle misure di distanziamento. Lo afferma uno studio che ha revisionato le ricerche sul tema pubblicato dalla rivista Lancet Digital Health.
I ricercatori dell'University College di Londra hanno revisionato oltre 4mila articoli sugli effetti del tracciamento digitale, arrivando alla conclusione che non ci sono prove sufficienti che giustifichino l'utilizzo delle app senza misure aggiuntive di salute pubblica, come l'utilizzo del contact tracing attraverso le persone, l'adozione del distanziamento e le chiusure quando necessario dei luoghi di aggregazione. Questo è vero, aggiungono, anche con la previsione ottimistica che una app venga utilizzata dal 75-80% degli utilizzatori di smartphone e che le misure di quarantena siano seguite dal 90-100% delle persone. "Gli studi ci forniscono una fotografia attendibile - spiega Isobel Braithwaite, uno degli autori - che dice che anche se il contact tracing automatico può essere di supporto a quello manuale, i sistemi dovrebbero avere un'altissima diffusione per avere un impatto significativo". Secondo gli autori serve anche una revisione dal punto di vista etico dell'utilizzo. "Affidarsi troppo alle app può aumentare il rischio di contagio per i gruppi più vulnerabili e esclusi dal digitale, come gli anziani o le persone senza fissa dimora". (ANSA).
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