domenica 30 agosto 2020

Chiude il Festival di Spoleto fra le polemiche. Ferrara cerca lavoro

 Questa sera, in Piazza Duomo, l'Orchestra 'Cherubini' diretta da Riccardo Muti chiuderà, tempo permettendo, la disastrata edizione 2020 del Festival di Spoleto, ultima affidata a Giorgio Ferrara, al quale succederà dal 1 settembre Monique Veaute. Chiude fra le politiche di ordine amministrativo, oltre le critiche che alla sua gestione sono state mosse in tutti questi anni - lo abbiamo fatto anche noi - il cui principale merito è consistito nell'aver tenuto in vita il festival inventato da Menotti, del quale però egli ha cambiato i connotati, circondandosi anno dopo anno, di una corte certo di valore, ma sempre la stessa, di teatranti, a fronte di una riduzione dei musicisti. 

Le polemiche di oggi riguardano presunte irregolarità amministrative: alcuni tecnici, spoletini, che negli ultimi dieci anni circa avevano sempre lavorato per il festival, non sono stati riassunti, mentre sono comparsi alcuni pensionati al loro posto. 

 Difficoltà e ristrettezze economiche? Affatto.  Al Festival anche quest'anno, nonostante la sua programmazione si sia ridotta a due fine settimana per complessive otto giornate ed otto spettacoli di vario genere, concerti compresi, sono arrivati ricchi finanziamenti come negli anni passati, decurtati solo del 20%.
 

E allora che ci ha fatto Ferrara con tutti quei soldi, dopo essersi naturalmente assicurati i suoi 150.000 Euro, oltre le spese sue, ai quali nessuna pandemia avrebbe consigliato di rinunciare o ridurre, oltre che premiare per l'ultima volta tutta la corte dei suoi fedelissimi? 

Già dopodomani  forse si scopriranno gli altarini della 'gloriosa' gestione Ferrara che regalando gettoni e collaborazioni a destra e manca, si è assicurato una buona stampa; e forse leggeremo le passate dichiarazioni di vittoria trasformate in dichiarazioni di sconfitte, anche amministrative, oltre che artistiche.

Ora Giorgio Ferrara cerca lavoro, e vuoi che  non lo trovi  presso i tanti cortigiani che ha fatto sedere alla sua mensa in questi 13 anni di governo assoluto, da vero 'oligarca' a Spoleto, con il consenso dei potenti a Roma? 

Nella peggiore delle ipotesi, ha dichiarato che tenterà di tornare al suo  precedente lavoro di attore accanto alla grande Adriana Asti, sua moglie.

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