Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto durante le cerimonia di premiazione con un messaggio registrato. "Sulla nostra terra combattiamo la Russia che ha portato un orribile silenzio con le sue bombe - ha detto -. Riempite il silenzio con la vostra musica. Riempitelo oggi con la vostra storia. Aiutateci in ogni modo, in ogni modo ma non con il silenzio. E verrà la pace".
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Mentre in tutta l'Ucraina risuonano i rombi dei cannoni e le deflagrazione dei missili con i quali l'esercito russo sta tentando di distruggere una nazione intera - senza parlare degli orrori che l'esercito russo, in ritirata dalla zona di Kiev, si è lasciato alle spalle - Gergiev nel suo regno 'dorato' russo prosegue la sua attività protetta dall'amico assassino Putin.
Se ha almeno un briciolo di sensibilità umana, dimenticando per un momento gli agi che l'amico dittatore gli ha procurato e continua a procurargli, esegua anche un Requiem - Mozart, Brahms, Verdi - come gesto, sincero, si spera, verso le vittime ormai decine di migliaia che la guerra sta procurando fra i civili e gli eserciti.
Noi non sappiamo quali programmi stia eseguendo a san Pietroburgo come a Mosca, dove, di recente, è stato nominato a capo dell'Orchestra del Bolshoi.
E rifletta sulla difesa, incondizionata, dell'amico dittatore, esecrabile macellaio del genere umano.
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