Oltre agli eserciti in campo provano a riposizionarsi anche gli artisti russi “scomparsi” dopo l’invasione dell’Ucraina. Al direttore Valery Gergiev è stata data anche la direzione del Bolshoi, dopo le dimissioni dell’ex direttore Tugan Sokhiev, critico sull’intervento militare. La sua scelta pro-Putin, dunque, è in qualche modo ribadita. Oggi a riposizionarsi, almeno su Facebook, è invece la star della lirica Anna Netrebko, che ha pubblicato un lungo post di riavvicinamento ai teatri occidentali, dai quali è assente dall’inizio della guerra, Scala compresa.
La condanna
«Condanno espressamente la guerra all’Ucraina – scrive - e il mio pensiero va alle vittime di questa guerra e alle loro famiglie. La mia posizione è chiara. Non sono membro di nessun partito politico né sono alleato con nessun leader della Russia. Riconosco e rammarico che le mie azioni o affermazioni passate possano essere state fraintese. Infatti, ho incontrato il Presidente Putin solo una manciata di volte in tutta la mia vita, soprattutto in occasione di ricevere premi in riconoscimento della mia arte o alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Altrimenti non ho mai ricevuto alcun sostegno finanziario dal governo russo e vivo e sono residente fiscale in Austria. Amo la mia patria di Russia e cerco pace e unità solo attraverso la mia arte». E conclude: «Dopo aver preso la mia pausa annunciata, riprenderò ad esibirmi a fine maggio, inizialmente in Europa».
Su Instagram la diva della lirica è rimasta, invece, più prosaica: ha postato una immagine con la scritta “Fuck” accompagnata da risposte multiple: you, me, off, it, this, that. Come esercizio di inglese non è proprio da educandi.
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