In questi giorni non dobbiamo avere altro cui pensare che alla pandemia e alla lotta contro il virus, assolutamente da sconfiggere per tornare a fare una vita diciamo 'normale', prima e più di ogni altra cosa.
Ed, invece, a giorni alterni, vediamo che l'attenzione di molti va a concentrarsi su scenari futuri, immediati o remoti, diversi dalla lotta alla pandemia: chi salirà al vertice della Rai, nei prossimi mesi, visto che l'attuale dirigenza è ormai in scadenza; chi prenderà il posto di Mattarella all'inizio del prossimo anno, dopo che il presidente ha più volte dichiarato e ribadito che, finito il suo mandato, non vuole restare un giorno in più al Quirinale.
Certo sono temi sui quali occorrerà riflettere, ma al momento opportuno - e non ora - solo per evitare scelte azzardate o addirittura nefaste, quali potrebbero diventare, se si desse corso alla nomina od elezione di persone i cui nomi, fra gli altri, si vanno facendo in questi giorni.
Non si può neanche immaginare che al Quirinale sia candidato e poi eletto, per un patto scellerato fra i partiti ( e non sarebbe la pima volta in Italia!), un politico, già avanti negli anni, acciaccato nel fisico, ma - cosa ancor più grave di ogni altra - condannato per frode fiscale, ed ancora sotto processo in più di una procura italiana: Berlusconi, intendiamo. E' da pazzi il solo proporre la sua candidatura. Ed, invece, lo si va facendo, profittando del fatto che siamo 'distratti' dalla pandemia e sulla lotta ad essa concentrati.
Come sarebbe altrettanto imprudente ed azzardato, semplicemente pensare di candidare al vertice Rai, in una delle due posizioni chiave, la presidenza, una signora le cui competenze e benemerenze sono state acquisite sempre nell'ambito della politica, ed in parte in quello dell'associazionismo del terzo settore: Paola Severini Melograni.
La quale, per il cosiddetto 'terzo settore' ha fornito, attraverso una propria 'agenzia', ' Angeli' a conduzione famigliare, al Parlamento, dietro abbonamento, notizie aggiornate. E va vantando, da tempo, anche i suoi meriti in campo musicale per il Comitato Toscanini, fondato all'epoca del suo matrimonio con Pietro Melograni, nel quale i salotti e la politica spiccavano più della musica e la cui attività si esaurì - guarda un pò - una volta terminati i fondi pubblici per le celebrazioni del grande direttore.
Per il capitolo della sua attività in difesa del terzo settore, per il quale ogni giorno la signora va rivendicando e vantando di essersi adoperata per portare a Sanremo Ezio Bosso, occorrerebbe ricordarle che alla fine del suo primo matrimonio con Antonio Guidi, il suo ex marito, dovette ricorrere al giudice (ne diede notizia La Repubblica) per l'affidamento dei figli. Perchè la signora sosteneva che il suo ex marito, parlamentare e medico ma con handicap non poteva assolvere a tale compito. Questo sosteneva, secondo il dott. Guidi, la signora che si occupa di 'sostegno' alla disabilità.
Ora quella stessa signora, gradita a tutti gli schieramenti, per i suddetti meriti - come si legge - verrebbe candidata alla presidenza Rai. Altro candidato per il medesimo incarico De Bortoli. Vuoi mettere!
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