È stata sottoscritta dal presidente russo Vladimir Putin la legge che potenzialmente gli permette di presentarsi per due ulteriori mandati presidenziali: così il leader sessantottenne potrebbe restare al Cremlino ancora a lungo.
Già approvata in Parlamento dalla Duma, forte del referendum dell'estate 2020, il disegno di legge era stato redatto dai parlamentari della Camera bassa Pavel Krasheninnikov e Olga Savastyanova, e dal parlamentare della Camera alta Andrey Klishas. Di fatto la norma modifica la legge costituzionale che vieta a un presidente russo di rimanere in carica per più di due mandati.
Dunque la legge, varata dopo gli emendamenti alla Costituzione confermati col referendum, scioglie il vincolo a chiunque abbia ricoperto la presidenza prima dell'entrata in vigore dei relativi emendamenti alla costituzione (in altre parole, prima del 2020). Pertanto Putin e l'ex presidente Dmitry Medvedev potranno candidarsi alla presidenza per altre due volte. In particolare si stabilisce un limite ai mandati presidenziali, applicandosi anche al presidente in carica, senza tenere conto dei mandati già espletati. In questo modo, Putin potrebbe restare in carica fino al 2036.
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