Il Giappone ha dichiarato un nuovo stato d'emergenza per la crisi causata dal coronavirus. La decisione del governo, per provare a frenare l'aumento dei contagi, arriva quando mancano solo tre mesi all'inizio dei Giochi olimpici. Si tratta del terzo stato d'emergenza dall'inizio della pandemia di Covid: riguarderà Tokyo e tre prefetture occidentali, cioè Osaka, Kyoto e Hyogoe sarà in vigore dal 25 aprile all'11 maggio.
Un tentativo per arginare l'impennata delle infezioni e salvare in extremis le Olimpiadi di luglio. L'annuncio giunge a solo un mese da quando è terminato un precedente stato d'emergenza nell'area di Tokyo. Dopo che a febbraio è stata rafforzata la legge che fissa le misure contro il Covid-19, stavolta le autorità possono emettere ordini vincolanti per ridurre l'orario di apertura dei negozi o chiuderli, con compensazioni per chi si attiene alle norme e multe per chi le viola.
Il premier giapponese, Yoshihide Suga, ha chiarito che lo stato d'emergenza si rende necessario anche perché si avvicina la Settimana d'Oro, che va dal 29 aprile fino al 5 maggio: è un periodo di festa e un'occasione per riunioni familiari, che in questo momento sono ritenute pericolose.
L'apertura delle Olimpiadi è fissata per il 23 luglio. Saranno, se si terranno, Giochi senza pubblico straniero, ma che comunque attireranno tra stampa e delegazioni decine di migliaia di persone. Il governo nipponico mantiene la sua posizione, secondo la quale lo svolgimento si terrà in piena sicurezza. Tuttavia iniziano ad emergere dubbi sulla fattibilità.
L'organizzazione olimpica deve ancora decidere se, oltre agli spettatori in arrivo dall'estero, anche per i residenti in Giappone gli stadi e i luoghi olimpici saranno off-limits. Intanto la torcia olimpica sta viaggiando per il Giappone in tono estremamente ridotto. Alcuni appuntamenti sono stati cancellati. Altri sono avvenuti senza pubblico.
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