venerdì 30 aprile 2021

Riapertura della Scala al pubblico dopo la pandemia, ed in concomitanza di uno storico anniversario. Dev'essere l'Orchestra del teatro a fare gli onori di casa

 Non facciamoci confondere le idee sul ritorno del pubblico alla Scala, dopo la chiusura forzata, causa pandemia, che per la prima volta ha fatto saltare anche la tradizionale serata inaugurale, a sant'Ambrogio.

 La polemica innescata dal Concerto diretto da Muti, alla Scala, con i Wiener Philharmoniker in tournée in Italia ( Ravenna. Firenze e poi Milano), l'11 maggio che ,per il teatro milanese,  coincide con il 75 anniversario della riapertura della Scala dopo la guerra, con il concerto diretto da Toscanini (1946), non è fuori luogo. 

E' arrivata anche sui giornali, e a qualche lettera di protesta che difendeva la tesi che  fosse l'Orchestra della Scala a celebrare quell'anniversario, un noto giornalista, Merlo su Repubblica, ha risposto che la presenza di Muti, in quella data con orchestra ospite era quanto di meglio si poteva offrire.

 Merlo con quella risposta ha stonato clamorosamente, secondo noi, come gli vogliamo dimostrare con un esempio di qualche anno fa: 14 dicembre 2003.

 A Venezia, alla presenza del presidente Ciampi, si riapre la Fenice, andata bruciata nel 1996, e ricostruita a tempo di record (soprattutto per i tempi italiani) 'com'era dov'era'.

 Per il concerto di riapertura, sul podio c'era Riccardo Muti che aveva promesso che avrebbe diretto il concerto inaugurale, qualora il teatro fosse stato ricostruito - cosa logica ma non pacifica, sempre in Italia. 

 L'orchestra,  diretta da Muti era quella del teatro, e non poteva essere che quella.  Solo dopo, nei giorni  immediatamente successivi, ci fu sul palcoscenico della Fenice una passerella di grandi orchestre ospiti. Un vero e proprio festival di orchestre internazionali.

 L'esempio, ci sembra calzi a pennello. Per la celebrazione anniversaria è sacrosanto che  suoni l'orchestra del teatro, prima e dopo la storica data, venga qualunque altra orchestra. E Muti questo deve capirlo; senz'altro lo capisce. Però... come purtroppo va facendo ogni tanto,  tira frecce contro quelli che sono o crede avversari.

 Lo abbiamo scritto nei giorni scorsi che sarebbe stato davvero storico un concerto celebrativo di quell'anniversario post bellico toscaniniano, se Muti avesse finalmente deciso di tornare alla Scala ma a dirigervi l'Orchestra del teatro. 

E se deciderà di non tornarvi in nessuna occasione a dirigere l'orchestra che per anni è stata la 'sua', la sua assenza potrebbe essere considerata una macchia nella sua gloriosa carriera. 

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