sabato 24 aprile 2021

Erri De Luca ignorato dalla critica?

Leggo con grande meraviglia e sorpresa sul Fatto di oggi un articolo denuncia di Crocifisso Dentello - che  strano pseudonimo! -  sullo scrittore Erri De Luca che il 'circolo della critica' avrebbe di fatto ignorato da molti anni, avendo bollato una volta per tutte la sua scrittura come frutto di 'estetismo proletario'; mentre invece mai lo ha ignorato il 'circolo dei suoi lettori', numeroso e fedele.

 Di questo secondo circolo, seppure non con la assiduità che l'appartenenza richiederebbe, credo di far parte anche io, che di libri di Erri De Luca  ne ho letto qualcuno.  Devo confessare perchè attratto dalla qualità e impegno della scrittura; ma nello stesso tempo incoraggiato dalla loro solita non voluminosità - le poche pagine mi hanno sempre attratto, essendo io un accanito lettore di giornali e non di libri, questi ultimi letti solo per ragioni di studio - perchè  non è semplice esprimersi in poche pagine, evitando accuratamente il genere del romanzo.

 A me, lettore non professionista, i libri di De Luca, quelli letti, sono apparsi come 'manuali di formazione', attraverso una scrittura che mi è parsa come scolpita nella roccia.

 E l'impressione che le sue parole fossero in certo modo 'di pietra' mi confermò una delle sue traduzioni della Bibbia, dall'ebraico.

Fu in quegli anni - ormai molti fa - che gli telefonai per dirgli che ero ammirato delle sue traduzioni  bibliche,  e che desideravo regalargli una 'grammatica ebraica'  ormai introvabile, e che avevo nella mia biblioteca, a seguito degli studi biblici degli anni giovanili. Gli sarebbe stata certamente di qualche utilità.  A tale scopo in una delle serate  di teatro estivo nei Giardini della Filarmonica che anche lui frequentava, gliela diedi 'brevi manu'. 

 Dopo quell'incontro non l'ho più incontrato di persona ma qualche altro suo libro l'ho letto.

 La lettura dell'articolo del Fatto mi ha certamente sorpreso, ma non più di tanto, perchè conosco il peso che nella nostra società - più che in altre - hanno i circoli di ogni genere, l'appartenenza ai quali  può decidere anche della vita o della morte, non fisica, di chicchessia. Anche quando i lettori, come nel caso di quelli dei libri di De Luca, lo premiano ancora e lo seguono da sempre.

 Perchè da soli, come dice il saggio, non si va da nessuna parte

   

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