Fidelio è un progetto musicale nato nel 2019 con la visione di portare la grande musica a tutti, in contesti informali e accattivanti. Il progetto ha due “teste”, cioè un’orchestra sinfonica fatta di semi-professionisti e professionisti free-lance e un caffè/wine-bar dove viene presentata una ricca stagione di musica da camera che ospita alcuni fra gli artisti più affermati al mondo. In meno di due anni di vita e con una pandemia di mezzo, Fidelio si è affermato come una nuova realtà nel panorama musicale internazionale, ma soprattutto una realtà diversa. Il suo lato combattivo e temerario e la sua determinazione a supportare i musicisti durante la crisi sono i fattori che hanno contribuito a creare una fitta rete di artisti ed entusiasti intorno a Fidelio. Fidelio Cafe si trova a Clerkenwell, uno dei quartieri più affascinanti nati dallo straordinario sviluppo urbanistico della Londra vittoriana, e durante il giorno si popola di designers, pubblicisti e tech guru dagli uffici locali come Adidas, LinkedIn e IDEO.
Quando a luglio 2020 ancora non si sapeva se e come si sarebbe potuti tornare nelle sale da concerto, Fidelio ha rilanciato la sua serie di concerti invitando a suonare alcuni fra i musicisti più ricercati sulla scena classica. Mentre tutte le istituzioni musicali evitavano di prendere rischi nel programmare concerti, siamo stati gli unici a fare concerti di alto livello a Londra fino a Settembre 2020, quando anche la Wigmore Hall ha ricominciato. Abbiamo poi continuato fino a dicembre, con la parentesi di chiusura a Novembre dovuta al secondo lockdown, e poi abbiamo dovuto chiudere definitivamente il 16 Dicembre.
Da Luglio a Dicembre abbiamo prodotto più di 70 concerti con artisti del calibro di Steven Isserlis, Alina Ibragimova, Imogen Cooper, Angela Hewitt, Stephen Hough, Viktoria Mullova, Pavel Kolesnikov, Simon Callow, Gabriele Carcano e altri. Fidelio non ha nessun tipo di finanziamento pubblico o privato ma si finanzia esclusivamente con i proventi del box office. Nonostante questo è riuscito a pagare tutti i musicisti un totale di più di £100,000 in una fase storica in cui la musica e lo spettacolo dal vivo sono stati abbandonati ad ultima priorità nella ricostruzione della società.
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