Non pensate stiamo per rivelarvi chissà cosa che vi farà piacere darà gioia. No, piccole semplici cose che almeno a noi danno quell'attimo di gioia che si traduce nella speranza che non tutto sia finito - come dice un nostro amico ogni volta che ci sentiamo a telefono.
Chi in quest'ultimo anno si piazza davanti alla tv, ogni volta che parte qualche telegiornale, per sentire se c'è qualche buona notizia sul fronte della pandemia - merce assai rara, in verità- avrà imparato a conoscere quella agenzia europea preposta alla validazione dei medicinali, nel nostro caso soprattutto dei vaccini , che si chiama EMA, con sede a Bruxelles, ma ha anche notato, come abbiamo fatto noi, con sorpresa, che sotto la grande targa che indica quella importantissima agenzia, c'è l'indirizzo della stessa: via Domenico Scarlatti. Ci è bastato per disporci bene alla vita. A chi verrebbe in mente, in Italia, di intitolare una via importante a Domenico Scarlatti, che molti addetti alla toponomastica non sanno neppure chi sia? Qui abbiamo che attendo che sia loto intitolata una strada innanzitutto calciatori, e poi via discendendo tutte le altre categorie, i grandi musicisti della nostra storia gloriosa, per ultimi.
Una seconda sorpresa, ancora più imprevedibile della prima, l'aver scoperto da una immagine di giornale, che in un paese alle porte di Roma, c'è una via intitolata nientemeno che a Padre Pellegrino Ernetti, benedettino, vissuto quasi sempre nell'Isola di san Giorgio a Venezia, di cui si legge sotto anche la professione: Musico-Fisico.
Insomma lì devono sapere chi è Padre Ernetti, studioso contestato del Canto Gregoriano - ed anche 'fisico', apprendiamo dalla targa - o più semplicemente potrebbe esser stato il suo paese natio. Ma a noi già la sola vista della targa stradale ci mette buonumore.
P.S. Infatti il paese non distante da Roma, Rocca Santo Stefano, è la patria di Padre Pellegrino Ernetti.
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