La presidente del Senato, Casellati, già altre volte ripresa da qualche giornale per la 'corte' messa su, alle sue dipendenze, a Palazzo Madama, questi giorni è sulle bocche di tutti per un altro caso di 'malapolitica'.
Che ha fatto? Ha fatto con l'aereo di stato ben 124 voli in un anno, dal maggio del 2020 ad oggi. E quasi tutti i voli, di gran lunga superiori per numero a quelli fatti da tutte le altre alte cariche dello Stato che hanno diritto ad usufruire del medesimo aereo di stato; e tutti sono stati fatti sulla tratta Roma-Venezia (andata e ritorno) o Roma-Cagliari, in agosto.
Insomma la presidente del nostro Senato, così compresa della grave situazione che il paese sta attraversando, ha usato l'aereo di stato come un taxi per tornare a casa, Padova, ogni volta che l'abbia deciso, andata e ritorno, ovvio; e, con destinazione Sardegna, solo durante un periodo di vacanza.
Come faceva prima di diventare presidente, quando tornava a casa? Ci andava e faceva ritorno a Roma con aerei di linea o treni veloci. Perchè allora non ha continuato così anche da presidente? Perchè in Italia l'importanza di una carica si misura dai lussi che uno può permettersi, ma non con soldi propri bensì con soldi pubblici. Ecco l'illecito.
E quand'anche riuscisse a dimostrare di non aver commesso nessun illecito, sotto il profilo formale, è certamente vergognoso che abbia fatto spendere al paese un bel mucchio di soldi - si è valutata in 1 milione circa di Euro la spesa complessiva - per poggiare le sue terga sul comodo e veloce Falcon 900 messo a disposizione delle più alte cariche dello Stato.
Dovrebbe dimettersi? Certamente sì, se si paragona questa storia con quella che riguarda il premier inglese, messo in croce perché ha voluto ristrutturare la sua residenza da premier, spendendovi 80.000 Euro, e per i quali potrebbe anche rischiare le dimissioni, come qualcuno già gli chiede. Quei soldi li avrebbe prima ricevuti da 'benefattori' e poi lui li avrebbe restituiti. Insomma in un paese democratico sarebbero sufficienti poche sterline intascate o spese illegalmente e senza farne pubblica dichiarazione, per far dimettere un politico
Altro che 80.000 Euro ha speso la Casellati per il suo taxi 'di stato', senza contare tutte le altre spese con soldi pubblici, non necessarie, che in passato molti giornali le hanno imputato: ascensore, cene, staff, familismo ecc... ed anche qualche viaggio lontano, forzatamente 'istituzionale, coincidente - guarda un pò - con concerti diretti da suo figlio Alvise (New York, Cartagena). In occasione del viaggio in Colombia, aprile 2019, la Casellati incontrò Iulia salvi, fondatrice del festival ( dove suo figlio Alvise dirige ogni anno, come si legge nel curriculum del direttore medesimo) che insignì di una onorificenza italiana - come riferisce il sito del Senato della repubblica: "Cartagena. Un momento della cerimonia di consegna dell'onorificenza di Commendatore della Stella d'Italia a Julia Salvi, fondatrice del Festival di Cartagena".
Nessun commento:
Posta un commento