Quando abbiamo letto, in cerca di un riferimento personale del Festival di Cartagena, Colombia, il cognome Salvi, esso ci è parso subito famigliare. Più famigliare ancora quando al cognome Salvi la rete ci suggeriva di legare un nome, Victor. Già Victor Salvi, il celebre costruttore di arpe, i cui strumenti vediamo ed ascoltiamo in teatri e sale da concerto.
Italiano poi emigrato oltre Atlantico, e successivamente stabilitosi in Costa azzurra, prima di far ritorno di nuovo in Italia, dove è sepolto.
Che c'entrava Salvi con il Festival di Cartagena, dove - come si legge nel curriculum di Alvise Casellati - lui torna a dirigere ogni anno?
C'entrava perchè la fondatrice di quel festival, la colombiana Julia, sposata dal celebre costruttore di arpe, era la signora che Elisabetta Casellati, nel corso di quel suo viaggio 'istituzionale'(?????) in Colombia - di cui abbiamo riferito - ha insignito di una importante onorificenza italiana: 'Commendatore della Stella d'Italia'.
L'unica domanda che viene naturale porsi, stabilito che la famiglia Salvi meritava comunque una onorificenza, nel nome di Victor, alla memoria, è questa: la presidente Casellati avrebbe ugualmente onorato Julia Salvi, se Lei non fosse stata la fondatrice del festival di Cartagena, dove suo figlio, dirige 'ogni anno'?
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