La biologia sintetica promette di accelerare di cinque volte la produzione dei vaccini a base di proteine, per ottenere con un solo bioreattore circa un miliardo di dosi al mese, facili da conservare e trasportare e al costo di un dollaro ciascuna: questo grazie a una nuova tecnica pubblicata su Nature Communications dai ricercatori della Northwestern University negli Stati Uniti.
"In tempo di Covid-19 tutti abbiamo capito quanto sia importante essere in grado di produrre medicinali quando e dove servono: questo lavoro trasformerà il modo in cui vengono prodotti i vaccini", afferma il coordinatore dello studio, Michael Jewett. Il suo team ha ideato una nuova piattaforma, chiama iVAX, che produce vaccini sfruttando la biologia sintetica 'cellula-free': questo significa che la proteina contro cui si vuole sviluppare la risposta immunitaria non viene prodotta da una cellula integra e vivente, ma dai suoi 'macchinari' molecolari estratti dalla membrana cellulare e riprogrammati. Una volta pronto, l'estratto cellulare viene liofilizzato in modo da poter essere trasportato e conservato facilmente per almeno sei mesi. Al bisogno è sufficiente aggiungere acqua per riattivare la 'catena di montaggio' molecolare e ottenere il prodotto finito da inoculare, dove e quando serve.
Grazie a questa piattaforma, nei mesi scorsi i ricercatori hanno prodotto vaccini contro alcuni batteri al ritmo di una dose all'ora, al costo di cinque dollari ciascuna. (ANSA).
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