domenica 18 aprile 2021

Navalny, ingiustamente detenuto dal dittatore Putin, è in condizioni di salute molto gravi (AGI)

 Alexei Navalny, l'oppositore di Vladimir Putin detenuto dallo scorso gennaio, quando era tornato dalla convalescenza in Germania in seguito a un avvelenamento, è in sciopero della fame dal 31 marzo e le sue condizioni sarebbero gravissime anche perché gli verrebbero negate le adeguate cure mediche.

 Dalla California, dove studia all'Università di Stanford, Daria Navalnaya, la figlia ventenne dell'oppositore russo, lancia un appello su Twitter: "Per favore, lasciate che un medico visiti mio padre" chiedendo per il genitore un trattamento medico adeguato per il mal di schiena e l'intorpidimento di mani e gambe che lo affliggono in carcere.

La battaglia di Alexei Navalny viene portata avanti dai suoi collaboratori che hanno invitato i russi a scendere in piazza mercoledì prossimo, 21 aprile, per chiedere che riceva le cure necessarie a salvargli la vita. "E' tempo di agire, non parliamo solo della libertà di Navalny ma della sua vita", ha affermato Leonid Volkov. L'invito è a manifestare mercoledì sera, dopo che il presidente Putin avrà pronunciato il suo discorso alla nazione.

 

Sul fronte internazionale si registra la posizione della Francia che si dice "estremamente preoccupata" per il deterioramento delle condizioni di salute del dissidente. "La situazione di Navalny è estremamente preoccupante", ha affermato il ministro degli Esteri francese, Jean Le Drian, parlando a France 3, "spero che vengano adottate misure per garantire l'integrità fisica di Navalny, ma anche la sua libertà".

"C'è una grande responsabilità del presidente Putin", ha aggiunto il titolare del Quai d'Orsay che ha denunciato "un'autentica deriva autoritaria" nel Paese. "La Russia è responsabile per la salute di Navalny e deve assumersi il suo ruolo", ha aggiunto sottolineando che l'Ue segue da vicino il caso e non esclude nuove sanzioni.

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