Veniamo al freddo di questi giorni che tocca molte città italiane, dal nord al sud e centro, dove a metà aprile si registrava negli anni passati clima primaverile e questi giorni invece no.
Si sa da tempo - altrimenti a che servono le previsioni climatiche - che questo fine settimana, dunque a ridosso della fatidica data del 15 aprile, ultimo giorno che la legge prevede i termosifoni accesi, sarebbe stato abbastanza freddo, comunque più freddo, molto più freddo del solito.
Ma è prescritto anche che i termosifoni devono essere comunque spenti per legge, dal 16 aprile.
E allora che si fa nella case fredde, specie in quelle abitate da anziani o da persone avanti negli anni? Si tirano fuori stufe e stufette e si mandano a tutta birra.
Ma non si consuma più energia elettrica con le stufette - che tuttavia non riscaldano per intero la casa - che tenendo accesi gli impianti di riscaldamento centralizzati per qualche giorno ancora?
Gli amministratori di condominio rispondono che non si può e che se si contravviene alla legge si è passibili di multe molto salate mentre sarebbe più logico multare il legislatore che non prevede, causa stupidità, che non essendo più le stagioni come quelle di una volta, in presenza di un clima invernale che si protrae oltre il tempo previsto, è più opportuno e meno dispendioso, prolungare di qualche giorno l'accensione dei termosifoni condominiali.
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