L'intervista al sig. Michele dall'Ongaro, a firma Andrea Penna, su La Repubblica (pagine romane) conteneva, oltre l'annuncio del nuovo incarico di Pappano a Santa Cecilia, dopo quello di 'direttore musicale', cioè a dire 'direttore emerito', la smentita di tutto ciò che nei giorni scorsi si è letto sui giornali a proposito della successione a Pappano a Santa Cecilia.
Ciò che il Corriere riportava come cosa fatta, mentre Repubblica e Messaggero in forma dubitativa, in attesa della comunicazione ufficiale, e cioè che Daniele Gatti prenderà il posto di Pappano a Santa Cecilia, e che all'Opera di Roma, Michele Mariottti sostituirà Gatti, è pura invenzione- ha detto il sig. dall'Ongaro.
Che ha rivelato che sostituire uno come Pappano è impresa difficile e richiede tempo ed attenta riflessione. E, per questo, ad oggi la decisione non è stata ancora assunta; e che quando sarà assunta - che non è detto avvenga dopodomani - sarà comunicata.
Ma allora Cappelli perchè ha dato la cosa per fatta? Dopo che da decenni fa questo mestiere si è bevuto il cervello, inventandosi una notizia che non c'era? O magari ci sarà stato qualcuno di Santa Cecilia che glielo ha rivelato in tutto segreto, pregandolo di tenere ancora la cosa riservata, cosa che, ovviamente, Cappelli non ha fatto? Chi dell'Accademia può avergli rivelato la cosa in gran segreto? Certamente non Pappano: che interesse avrebbe avuto? dall'Ongaro, che prima ha parlato e poi ha fatto finta di aver tenuto la bocca cucita? Forse, ma più no che sì? Il sindacato dell'orchestra che su tale nomina viene interpellata? Più verosimile. O forse qualche suo amico di vecchia data, dalla segreteria artistica di Santa Cecilia? Perchè no?
Oltre che a Cappelli, qualcuno - non necessariamente la medesima persona - deve aver passato la notizia, seppur ancora in forma dubitativa, alla Bentivoglio (Repubblica) e alla Antonucci ( Messaggero). Dunque la smentita di dall'Ongaro convince poco, anzi affatto.
Lasciamo da parte la storia e veniamo ad una altra idiozia, molto grave, di cui si rende colpevole il sig. dall'Ongaro nella medesima intervista.
Santa Cecilia non è un'orchestra paesana -ha detto - e perciò i suoi direttori se li va a cercare nel mondo, non gli bastano gli italiani; l'ha fatto anche in passato con Chung, Markevitch, ed anche Schippers, se non fosse morto troppo giovane.
Insomma il sig. dall'Ongaro che è un compositore da 'quattro soldi', per giunta 'italiano'- arrivato alla Sovrintendenza di Santa Cecilia sappiamo come; i lettori di questo blog lo sanno bene come - fa capire che Santa Cecilia non mette nella rosa dei possibili candidati uno come Gatti. Perchè 'la nostra è un'orchestra internazionale!'. Tende più in alto, vuole di più.
Fossi Gatti domani stesso farei una dichiarazione di tal fatta: io a santa Cecilia non vengo neppure se mi pregate in ginocchio, ho progetti di più alto profilo internazionale. Santa Cecilia non mi basta.
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