"La Santa Sede non è una grande entità economica. Abbiamo avuto entrate per 307 milioni di euro, abbiamo speso 318 milioni di euro. Il nostro deficit è di 11 milioni. Abbiamo un patrimonio netto pari a 1.402 milioni di euro". Così il prefetto vaticano per l'Economia, il padre gesuita Juan Antonio Guerrero Alves, presentando sui media d'Oltretevere il bilancio 2019 della Curia Romana. Il deficit 2019 è comunque molto inferiore a quello del 2018, pari a 75 milioni. "La Curia non è tutto il Vaticano - spiega -. Aggiungendo il bilancio del Governatorato, dell'Obolo, dello Ior, del Fondo pensioni e delle Fondazioni che aiutano la missione della Santa Sede, si ottiene un patrimonio netto di circa 4.000 milioni di euro. Se dovessimo consolidare tutto, nel 2019 non ci sarebbe deficit, né c'è stato nel 2016, l'ultimo anno in cui tutti questi conti sono stati consolidati".
"È possibile che, in alcuni casi, la Santa Sede sia stata, oltre che mal consigliata, anche truffata", ha detto ancora Guerrero commentando gli scandali di questi giorni. "Credo che stiamo imparando da errori o imprudenze del passato - osserva -. Ora si tratta di accelerare, su impulso deciso e insistente del Papa, il processo di conoscenza,trasparenza interna ed esterna, controllo e collaborazione tra i diversi dicasteri". (ANSA).
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