Barack Obama scende in campo contro Donald Trump e lo fa con un intervento molto duro nei confronti del suo successore alla Casa Bianca, Donald Trump. A tredici giorni dalle elezioni Usa del 3 novembre il primo presidente nero della storia degli Usa, in un comizio a Filadelfia a sostegno dello sfidante Democratico, Joe Biden, ha sottolineato che "la nostra reputazione nel mondo è a pezzi, la presidenza di Donald Trump è un reality show". "Mancano tredici giorni alla vostra elezione più importante e 13 è un numero fortunato", ha esordito Obama. Ad ascoltarlo un pubblico selezionato, in maggioranza afro-americani e latinos, il gruppo che in Pennsylvania, Stato decisivo per la corsa di Joe Biden, può fare la differenza.
"Ma ci pensate? Questo è il presidente degli Stati Uniti, non è un comportamento normale. Se non forse quello di uno zio pazzo". Obama ha attaccato The Donald per aver appoggiato teorie cospirative, per avere minacciato e chiesto la galera per i suoi avversari politici, per la volontà di distruggere l'assistenza sanitaria che lui aveva faticosamente varato nel suo mandato sotto il nome di Obamacare. A questo proposito l'ex presidente è stato chiaro: "Joe e Kamala (Harris, la candidata vicepresidente, ndr) proteggeranno il vostro Obamacare, state tranquilli. I repubblicani dicono da anni che lo sostituiranno con un nuovo programma sanitario, ma non ne hanno mai presentato uno. Ora dicono di volerlo fare, nelle ultime due settimane prima del voto ma per dieci anni non lo hanno saputo fare. La verità è che non hanno nessun piano per sostituire il mio".
A proposito della dichiarazioni fatte da Trump sui soldati, Obama ha dichiarato: "Io vi dico una cosa, Joe Biden non chiamerà mai le donne e gli uomini delle nostre forze armate sfigati e perdenti", quanto alle "altre sciocchezze che ripete, con Joe e Kamala alla Casa Bianca non dovrete preoccuparvene più". Trump ha definito "estenuante quello che fa e dice Trump ogni giorno" e ha ricordato come The Donald abbia ritwittato la bufala secondo la quale Osama Bin Laden "non sarebbe mai stato realmente ucciso". Nel famoso blitz dei Navy Seal in Pakistan nella notte tra l'1 e il 2 maggio 2011, ha sostenuto Trump su Twitter gli americani avrebbero usato una controfigura per poi annunciare al mondo la morte dell'architetto delle stragi dell'11 settembre 2001. "Potete credere ad una cosa del genere? Vi rendete conto? Un presidente degli Stati Uniti che ritwitta una storia del genere". Poi Obama si è concentrato sul conto corrente di Trump in Cina svelato dal New York Time: "Potete immaginare cosa sarebbe accaduto se avessi avuto io un conto segreto in Cina mentre correvo per la Casa Bianca? lui ha pagato più tasse a un Paese straniero che negli Usa, io stesso ho pagato più tasse di lui quando avevo 15 anni e distribuivo gelati".
Poi l'attacco finale. "La sua presidenza è un reality show, non ha mostrato interesse verso nessuno se non verso se stesso, la nostra reputazione nel mondo è a pezzi, la democrazia non può funzionare con un presidente che mente tutti i giorni. Non è un comportamento normale per un presidente, non potremmo tollerarlo dal preside di un liceo, non potremmo tollerarlo dall'allenatore di una squadra sportiva, non potremmo tollerarlo da un collega. Non potremmo tollerarlo nella nostra famiglia, eccetto forse per qualche zio pazzo. Non lasciamo che questa elezione ci lasci rimpianti perché, voi tutti lo sapete, il presidente l'ha già detto diverse volte: 'se il risultato sarà incerto, mi inventerò qualcosa'. Attenzione, lui è già pronto a farlo, per questo non dobbiamo lasciare nessun dubbio, non dobbiamo essere compiacenti. Non mi interessano i sondaggi. Andate a votare e convincete gli altri a farlo".
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