venerdì 30 ottobre 2020

Intitolato a Walter Tobagi un laboratorio milanese per la produzione di ostie per la comunione ( da Avvenire, di Paolo Lambruschi)

 Il pane ha un senso. E ha anche una forza doppia e un profumo che lascia senza parole se è quello dell’Eucarestia ed è prodotto da persone che hanno scelto di camminare sulla strada del bene e del riscatto attraverso il lavoro. Parte stamattina un progetto intrigante e complesso come le viuzze dell’antica periferia milanese che si snodano tra viale Monza e il Naviglio della Martesana, il Naviglio piccolo che fino a 100 anni fa proseguiva il suo percorso cittadino - oggi interrato, non si sa fino a quando - fino al Duomo, il cuore spirituale milanese, legando centro e hinterland. 

Un detenuto insegnerà infatti da oggi a realizzare le particole a un gruppo di madri vittime di violenza o comunque in difficoltà in un centro di formazione speciale, un ex nightclub confiscato alla mafia. Il laboratorio verrà inoltre dedicato a Walter Tobagi, il giornalista del Corriere della Sera ucciso dai terroristi il 28 maggio di 40 anni fa. 

Un progetto promosso da due benemerite realtà ambrosiane, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti guidata da Arnoldo Mosca Mondadori e la Fondazione Arché il cui presidente è padre Giuseppe Bettoni, che hanno deciso di unire le loro forze in questo doppio progetto di riabilitazione e di reinserimento. E che per giunta vuol fare memoria di un cronista ucciso sotto casa a soli 33 anni per odio della sua fame di giustizia e verità da un gruppo sovversivo di estrema sinistra in cui militavano molti rampolli della borghesia milanese... 

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