Già protagonista con Claudio Abbado e l'Orchestra del Festival di Lucerna del concerto che riaprì il Teatro Comunale di Ferrara dopo il terremoto del 2012, Maurizio Pollini ritorna a Ferrara il 20 ottobre alle 20.30 per inaugurare la stagione 2020/21 di Ferrara Musica. Icona del pianismo internazionale, per mezzo secolo è stato protagonista in tutte le più importanti sale da concerto e festival internazionali suonando con le più celebri orchestre e direttori. È interprete di esecuzioni che sono ancora oggi un punto di riferimento interpretativo del repertorio storico e della musica del Novecento, cui ha ampiamente dedicato parte della sua ricerca artistica.
Il pianista milanese proporrà un programma-manifesto, che in un certo senso è un riassunto della sua vita di musicista e di intellettuale, accostando compositori classici e del Novecento, portando il pubblico a cogliere le suggestioni e i collegamenti tra brani solo apparentemente distanti. La serata si aprirà con l'intima e melodica cantabilità dei tre Intermezzi Op. 117 di Brahms, per passare poi ai Tre Pezzi Op. 11 di Arnold Schoenberg, scritti negli anni dell'Espressionismo e tra le sue composizioni più importanti per pianoforte. A seguire Maurizio Pollini interpreterà un brano di Luigi Nono (che a Schoenberg era legato anche per via parentale, avendone sposato la figlia Nuria), "...sofferte onde serene...", di cui è stato nel 1976 il primo interprete e dedicatario. Il concerto si concluderà, nell'anno delle celebrazioni beethoveniane, con la Sonata Op. 106 "Hammerklavier", probabilmente la più ampia e complessa delle sonate del compositore di Bonn. (ANSA).
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