A meno di sei mesi dalla nomina arrivano le dimissioni. Luigi Zanda ha annunciato, come anticipato da Il Foglio, che lascerà la presidenza del consiglio di amministrazione del quotidiano Domani, il nuovo giornale dell'editore Carlo De Benedetti diretto da Stefano Feltri. Alla base della decisione ci sarebbe il suo ruolo di parlamentare: Zanda è stato eletto al Senato con il Partito democratico e anche dopo l'assunzione dell'incarico nel cda del quotidiano ha continuato a sedere tra gli scranni di Palazzo Madama. "Il mio ruolo di senatore è incompatibile con la funzione di presidente del cda", ha ammesso Zanda sulle pagine de Il Foglio. ( Non poteva pensarci prima? Poi avendo capito che, per quanto fessi, agli italiani non si può dar da bere qualunque idiozia, ha detto la verità vera. Ma anche in questo caso non ha pensato che sarebbe potuto accadere di non essere d'accordo con la linea editoriale del quotidiano? ndr)
A maggio il senatore del Pd aveva annunciato di essersi dimesso dagli tesoriere del partito proprio per non rivestire un doppio incarico. Ora ha scelto di fare lo stesso con il suo ruolo nel mondo dell'editoria. Anche perchè, ha rivelato Zanda, "non sono d'accordo con la linea editoriale del quotidiano. Ma questo rientra nella libertà di stampa".
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