lunedì 6 aprile 2020

MES e Piano Marshall da 1.500 miliardi. Italia e Europa vicine all'accordo ( da MILANO FINANZA)

Secondo quanto risulta a milanofinanza.it da fonti europee, in vista dell'Eurogruppo di domani, l'Italia ha trovato un accordo quadro generale con gli altri Paesi dell'Unione. In base alla bozza, Bruxelles intende usare la linea ECCL (Pandemic Crisis Support Enhanced Conditions Credit Line) che fa parte del kit di strumenti in mano al Mes, il Meccanismo europeo di stabilità (Esm, European Stability Mechanism), per prestare soccorso agli Stati colpiti dalla pandemia.

La misura è aperta a tutti e servirà "per finanziare nello specifico i servizi sanitari e le misure adottate o da adottare in contrasto allo scoppio della pandemia". In linea generale l'accesso all'Esm sarà limitato al 2% del pil di ciascun Paese, "nel rispetto delle regole fiscali europee, compresa l'eventuale flessibilità applicata dalle istituzioni comunitarie". In base al documento di bozza, le misure saranno precisate in un Memorandum of Understanding (MoU), che vedrebbe condizioni uguali per tutti i membri.

La linea di credito (non-revolving credit line) viene aperta per 12 mesi, prolungabili per altri 6, con un rientro del prestito previsto fra 5 e 10 anni. L'Esm può in aggiunta finanziare una linea di credito attraverso l'emissione di Social Stability Bonds. Le attuali commissioni applicate dall'Esm, pari a 50 punti base upfront e 35 punti base annuali, verranno ridotte per la circostanza se non addirittura annullate.

I Paesi del Nord Europa come Germania, Olanda e Finlandia non hanno per ora fatto il passo avanti sugli eurobond. Però gli Stati dell'Unione sono al lavoro, secondo quanto risulta a milanofinanza.it, per un piano Marshall da 1.500 miliardi di euro. 

La condizione in questo caso degli Stati del centro e Nord Europa è di vedere implementate le riforme da parte dell'Italia e dei Paesi del Sud Europa che da anni Bruxelles chiede. (riproduzione riservata)

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