“Netanyahu criminale pazzo”. Così recita uno striscione che campeggia all’ingresso del cinema Nuovo Sacher, a Roma, la sala di Nanni Moretti. E’ stato lo stesso regista a volerlo, come spiegano dall’entourage. Lo striscione campeggia nello spazio in cui solitamente vengono affissi i titoli del film in programmazione.
Non è la prima volta che il regista si espone su ciò che sta accadendo a Gaza. Lo scorso maggio aveva pubblicato un post su Instagram esprimendo con fermezza la propria condanna per le azioni del governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu.
“Ma quanti palestinesi devono ancora morire perché tu sia soddisfatto e finalmente la smetta?”, aveva scritto Moretti rivolgendosi al primo ministro israeliano. Un intervento netto, quello del cineasta romano, all’epoca reduce da un intervento al cuore, che allora come oggi si unisce alle voci del mondo culturale e artistico che chiedono un cessate il fuoco e una presa di posizione più chiara da parte della comunità internazionale.
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