martedì 30 settembre 2025

Teatro La Fenice. Il sovrintendente Colabianchi: nessun passo indietro ( le dimissioni di B.V.) C'è un accanimento ( da Il Mattino, di Alessandro Bottone). Scondo noi, Colabianchi la dimetterà e lui stesso si dimetterà solo se arriva l'ordine da Roma

 

Beatrice Venezi

Nessun ripensamento, nessun passo indietro. Prende la strada dell'ottimismo il sovrintendente Nicola Colabianchi che ha nominato Beatrice Venezi quale direttrice musicale al Teatro La Fenice di Venezia scatenando l'indignazione degli orchestrali. Passerà ancora un anno prima che il Maestro entri effettivamente nel suo incarico ma per ora la strada è tutta in salita con le proteste di lavoratori e sindacati.

 

Le proteste

Dopo la scelta della Venezi, infatti, le maestranze dell'ente lirico veneziano hanno prontamente dimostrato la propria contrarietà giudicando il Maestro come non all'altezza di guidare gli orchestrali de La Fenice. E, quindi, hanno chiesto l’immediata revoca della nomina «avvenuta con modalità e tempistiche che hanno calpestato ogni principio di confronto e trasparenza» secondo i lavoratori del teatro. A preoccuparli anche il fatto che Venezi «non ha mai diretto opere o concerti sinfonici in cartellone alla Fenice, né compare nei principali teatri d’opera internazionali. Il suo curriculum non è paragonabile a quello delle grandi bacchette che hanno ricoperto questo ruolo».

 

Nessun passo indietro

Tutt'altra visione quella di Nicola Colabianchi che prova a difendere il suo operato e con una intervista al Corriere della Sera prova a gettare acqua sul fuoco. «Ho lavorato per il bene della Fondazione rinnovando l'immagine della Fenice con la scelta di una direttrice d'orchestra giovane e di talento» afferma il sovrintendente confermando che non farà alcun passo indietro. C'è spazio anche per un piccolo sfogo: «Alla Fenice ho visto persone più giovani e con una preparazione inferiore a Venezi» e rispetto alle polemiche evidenzia: «Sto cercando di capire il vero motivo di queste reazioni». Da un lato il fatto che si tratti di una donna dall'altro il fatto che sia stata "sponsorizzata" da Fratelli d'Italia. In ogni caso un cancan mediatico eccessivo che ha meravigliato la stessa Venezi. «É anche risentita, giustamente, perché non si fa del male alla gente tanto per farlo. Io credo che ci sia stato un accanimento», l'idea di Colabianchi che si dice ottimista per il futuro incontro tra il Maestro e l'orchestra: «Manca un anno al suo arrivo, quindi abbiamo ancora tempo per pensare e trovare la possibilità di un avvicinamento».

Non teme scioperi o proteste: sarebbero «contro l'interesse del pubblico» dice il sovrintendente de La Fenice che chiede buonsenso. Dall'altra parte, invece, si fa largo il malumore dei lavoratori del lirico. Acque agitate in quel di Venezia.

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