venerdì 26 settembre 2025

TEATRO LA FENICE. Va in scena una tragica farsa, con la regia della Destra al potere

 Si vuol far credere che la contestazione generale della nomina di Beatrice Venezi a 'direttrice musicale' del teatro da ottobre 2026, sia il frutto dell'avversione (della sinistra) per la destra al potere che è, comunque responsabile di tale nomina e, prima ancora, di quella del sovrintendente Colabianchi. 

A proposito del quale voglio rivelare che  da lui ricevetti una denuncia per calunnia, all'epoca del suo incarico all'Opera di Roma, sotto Alemanno, dopo l'uscita di Muti. Denuncia, la cui notizia, mi fu data al Conservatorio dell'Aquila da due poliziotti in borghese, perchè la denuncia era stata presentata a quel tribunale,  a seguito di quello che di Colabianchi avevo scritto su Music@ (graziato dalla politica, dall'MSI di Almirante in poi,  curriculum inadeguato...). Il giudice dell'Aquila non diede corso alla denuncia e la archiviò. 

Dicevo che si vuol far credere che le contestazioni a Venezia derivino da avversione politica ai due 'assi' della Destra piazzati in Laguna, come li ha definiti Mollicone.

Non si vuol capire che tali contestazioni, che possono anche avere un qualche risvolto,  ma secondario, di natura politica,   derivino dalla  sfrontatezza e strafottenza ( di qualunque reale merito) con cui la destra occupa ogni giorno i posti di potere,  e sono il frutto e la conseguenza, ormai accertata, della INADEGUATEZZA della Venezi soprattutto, ma anche di Colabianchi (come si ebbe a sottolineare al momento della sua nomina a Venezia), per i rispettivi ruoli, ma solo dal punto di vista artistico, musicale.

L'ex sovrintendete Cristiano Chiarot, che la vicenda della Venezi ha fatto riemergere dalle nebbie nelle quali si era occultato dopo la cessazione della sua vita di amministratore culturale,  ha detto che la Destra avrebbe avuto altri direttori, con curriculum più adeguati, di destra o simpatizzanti, da mettere al posto della direttrice ' belli capelli alla Bioscalin' . Non ha rivelato tali nomi. Evidentemente il criterio della scelta prima di Colabianchi e poi della Venezi si è basato esclusivamente sulla loro FEDELTA' politica, partitica.

 E del resto quei pochi campioni che poteva vantare in ambito culturale, la Destra se li è già giocati. I nomi? Sono sotto gli occhi di tutti. Adesso procede con le 'scartine' - come si dice a briscola - fedeli.

 A meno che le Fratelle d'Italia, Giorgia & Arianna non ci vengano a dire  che anche a  Venezia si sta complottando contro il 'loro Governo', le cui direttrici (d'orchestra) contestate, con la scusa di Venezi, sono proprio loro Giorgia&Arianna.

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