martedì 30 settembre 2025

Teatro La Fenice. Di B.V. torna a parlare Cristiano Chiarot, già sovrintendente, in risposta ad una nota del famoso Mollicone, ideologo della Destra di Meloni

 

Cristiano Chiarot, già sovrintendente del Teatro La Fenice di Venezia e del Maggio Musicale Fiorentino replica al presidente della Commissione Cultura della Camera e responsabile nazionale Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia Federico Mollicone che, in una nota, commentava a sua volta l'intervista rilasciata oggi a 'Repubblica' da Chiarot sulla vicenda della nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale de La Fenice, a suo giudizio «inadeguata per curriculum non per le idee politiche». Alle parole di Mollicone "è avvilente che autorevoli esponenti parlino di curriculum inadeguato e tacciano su quello del predecessore, scelto dal maestro Abbado, che ebbe la direzione musicale dopo aver diretto solo una sola opera come direttore ospite», Chiarot tiene a precisare: «Il Maestro Diego Matheuz non rivestiva la carica di Direttore Musicale, bensì quella di Direttore Principale. La sua nomina avvenne secondo le consuete procedure istituzionali, dopo i passaggi con l’Orchestra e il Coro. La scelta ricadde su un giovane direttore, all’epoca ventisettenne, chiamato a guidare un ambizioso progetto artistico-musicale che contemplava 110 rappresentazioni liriche, oltre a concerti sinfonici, attività didattiche rivolte alle scuole e iniziative culturali nell’area metropolitana». E aggiunge: «Accanto a Matheuz, va ricordata la figura eminente del Maestro Myung-Whun Chung, che costituiva un ulteriore riferimento stabile per l’Orchestra e il Coro. Dispiace constatare come tale presenza venga omessa nella ricostruzione da un melomane come l'onorevole Mollicone».

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