giovedì 25 settembre 2025

Emma Watson, attrice: ho lasciato il cinema perchè distruttivo per l'anima. Imbarazzo per la patente sospesa ( da Leggo)

 

Emma Watson: «Ho lasciato il cinema perché è distruttivo per l'anima. La patente sospesa? Che imbarazzo, ora uso la bici»© Redazione

Emma Watson, volto dell'intramontabile Hermione Granger nella saga di "Harry Potter", ha spiegato in un’intervista a Hollywood Authentic le motivazioni che l'hanno portata a distaccarsi dal mondo del cinema e dalla sua macchina promozionale: «Penso che sarò onesta e diretta, e dico: non mi manca vendere cose. Ho trovato che fosse abbastanza distruttivo per l’anima», ha affermato senza mezzi termini. «La parte più importante del lavoro è la promozione e la vendita di quel film. Ho semplicemente realizzato di fare poco della parte che davvero mi piace», riporta Vanity Fair

«Mi manca l'arte, la recitazione è una forma di meditazione»

L'ultimo ruolo interpretato da Watson è stato quello di Meg March nel film "Piccole Donne", uscito nell'ormai lontano 2019. Nonostante lo "stop", però, non ha mai smesso di amare la recitazione: «Mi manca usare le mie capacità, e mi manca molto l’arte», ammette. Un amore che — a suo dire — ha persino un potere meditativo: «Quando la cinepresa comincia a girare, e puoi dimenticare tutto il resto del mondo se non quel singolo istante: è una forma di meditazione intensa. Perché non puoi essere in nessun altro posto».

Lo stress: «La pressione? Non mi manca»

Ma "non tutto è oro quel che luccica", recita il detto: «Non mi manca la pressione. Ho dimenticato che ci fosse tanta pressione. Ho fatto una piccola cosa per uno spettacolo teatrale, solo con amici. E ho pensato, “Accidenti, che stress!” E non era nemmeno per un vero pubblico. Questo aspetto non mi manca».

Il ritiro della patente: «Provo vergogna»

Nel frattempo, l'attrice si è rimboccata le maniche e ha ripreso in mano gli studi: dopo la laurea in Letteratura inglese alla Brown University, conseguita nel maggio del 2014, è oggi iscritta ad un Master in scrittura creativa all’Università di Oxford. Molti successi, certo, ma anche qualche scivolone: nel luglio del 2024, mentre guidava nei pressi di Oxford, è stata sorpresa a viaggiare ad una velocità di 38 miglia orarie (circa 61 km/h) in una zona residenziale con un limite di 30 miglia (circa 48 km/h). In seguito all’infrazione, è stata sanzionata con sei mesi di sospensione della patente, una multa di 1.044 sterline (circa 1200 euro) e l’obbligo di frequentare un corso di educazione stradale TAG24.

«Sono dispiaciuta e piuttosto imbarazzata», ha dichiarato Watson — riporta People — mortificata del fatto che la notizia abbia fatto il giro del mondo. Da allora, ha fatto suo il detto “necessità fa virtù”, riscoprendo la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Oggi Emma Watson pedala, studia e scrive. E, in questo ritmo ritrovato, va avanti a testa alta. 

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