Scala. Fortunato Ortombina traslocherà da Venezia a Milano. L'ha deciso Sala- spaccando il Cda tenuto all'oscuro della scelta, che ha il via libera di Sangiuliano

 

Scala, Ortombina sovrintendente: si va verso la nomina del successore di Meyer

 

Alla Scala, si va verso la nomina di Fortunato Ortombina come sovrintendente al posto di Dominique Meyer. La nomina del futuro sovrintendente non era all’ordine del giorno del Consiglio di amministrazione del teatro che si è tenuto questa mattina, ma il sindaco di Milano Beppe Sala al termine della riunione avrebbe confermato ai componenti del board di aver condiviso con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano la nomina dell’attuale sovrintendente del teatro La Fenice di Venezia al posto di Dominique Meyer, il cui contratto alla Scala scade il prossimo anno. Quando l’attuale sovrintendente del Piermarini compirà 70 anni. Il tetto massimo di età previsto dal decreto del ministro Sangiuliano che fissa il limite per i vertici delle fondazioni lirico sinfoniche. Al termine del cda, bocche cucite da parte dei consiglieri di amministrazione, mentre il sindaco Sala ha evitato i giornalisti che lo attendevano all’uscita.

La ratifica della nomina di Ortombina sarà all’ordine del giorno di un prossimo consiglio di amministrazione. Anche se all’annuncio del sindaco il board della Scala si sarebbe diviso. La scelta di Ortombina infatti avrebbe suscitato diverse perplessità. Sala, però, secondo indiscrezioni, sarebbe stato irremovibile, ma i malumori nel cda restano. Nessun accenno da parte del sindaco, invece, sull’appello rivolto a lui e al cda dai sindacati che avevano chiesto per la Scala una “governance stabile”.La prossima riunione del Consiglio di amministrazione è fissata il 29 aprile, ma a questo punto il board potrebbe essere convocato anche prima. Del resto, era stato lo stesso Sala ad aver anticipato già quattro settimane fa che “con il ministro Sangiuliano c’è intesa sul futuro sovrintendente della Scala”. Per ora, almeno, sembra invece essere fallito l’obiettivo di tenere unito tutto il cda. Ecco perché tra i componenti del board scaligero serpeggia un evidente imbarazzo. Provare a ricucire sarà la missione di Sala da qui al prossimo cda.