"Salvare il latino". Spicca alla Camera in questi giorni la
proposta di legge che non ti aspetti, visto che a firmarla è Laura
Cavandoli, deputata del fu partito di Umberto Bossi, ora guidato da
Matteo Salvini, il leader che ha messo in soffitta secessione e
identità padana, per diffondere -da Aosta a capo Passero- il verbo
della nuova Lega. Quindi nessun problema per i salviniani nel
chiedere al legislatore di tutelare quell'idioma, finora espressione
di quella Roma classica, anzi 'caput mundi', davvero mai nel cuore
dei padani e fino a ieri solo 'Roma ladrona'. La lingua di Cicerone e
Giulio Cesare, che finora era stata ben lontana da chi come motto ha
sempre avuto il 'Mai mula', tegn dur', deve essere tutelata.
La
parlamentare emiliana Cavandoli ricorda innanzi tutto il "Manzoni,
che ha plasmato la lingua italiana come un moderno Dante Alighieri".
"Il latino, ancor più del greco -dice la leghista, di
professione avvocato- rappresenta il ponte tra i popoli europei e la
base non solo della letteratura e della teologia europea, ma anche
del diritto. Ciò che si suole chiamare 'diritto romano'". "Non
occorre poi ricordare che la teologia e la dottrina della Chiesa si
sono espresse in latino dalle origini della Chiesa sino al Concilio
Vaticano II", spiega in premessa. Infine, arrivando ai nostri
giorni, va ricordato come "l’80 per cento del lessico
fondamentale" della lingua italiana "è costituito da una
componente lessicale di derivazione latina". Quanto basta per
pensare a una legge che la leghista chiede di approvare "con una
larga condivisione da parte dei gruppi parlamentari".
La proposta di legge, che Adnkronos ha potuto visionare nella versione in bozza, si snoda in tre articoli. Innanzi tutto, partendo dal primo articolo, si prevede di "celebrare ogni anno, il primo venerdì del mese di aprile la Giornata della lingua latina". Una scelta non casuale, quella del mese di aprile, perché come si ricorda aprile è il mese "della mitica fondazione di Roma (21 aprile) da parte di Romolo nel 753 avanti Cristo, secondo lo storico Varrone". "La Giornata della lingua latina -si legge poi all'art. 2- è volta a promuovere la conservazione e la diffusione della conoscenza della lingua latina, della sua storia e del suo patrimonio culturale". Previsti "eventi, iniziative culturali e manifestazioni" per "diffondere la conoscenza dei valori culturali e linguistici propri della lingua latina". L'invito rivolto alle istituzioni scolastiche è quello di "organizzare le iniziative con la collaborazione delle università, degli istituti culturali e delle associazioni aventi come fine statutario la promozione dello studio della cultura e delle lingue classiche". Insomma una levata di scudi a favore del latino classico che fino a ieri nessuno avrebbe pensato sarebbe arrivata dal Carroccio, ma si sa: 'sic transit gloria mundi'…
politicawebinfo@adnkronos.com
Nessun commento:
Posta un commento