lunedì 25 marzo 2024

Orchestra giovanile 'Fontane di Roma'. Ha un senso e avrà un futuro?. Nostro commento

 L’Orchestra giovanile Fontane di Roma è formata da giovani musicisti professionisti under 30. Essa nasce dal desiderio di creare uno spazio, gestito esclusivamente da giovani, dove poter crescere facendo musica insieme in preparazione al mondo professionale. Una realtà in cui l’impegno e lo studio di ogni singolo musicista sono valorizzati a beneficio del gruppo; in cui l’ascolto e il rispetto, la stima e la fiducia reciproca sono gli ingredienti principali per il raggiungimento di un obiettivo comune.

Lo scopo principale dell’orchestra è quello di avvicinare chiunque, a partire dalle nuove generazioni, ad una dimensione musicale spesso considerata distante e soprattutto difficile da comprendere. La genuinità e la freschezza di una compagine giovanile favorisce in tal senso un’occasione di fruizione culturale senza dubbio più immediata e innovativa. In definitiva, una sfida: sperimentare nuove strategie di comunicazione per intercettare quel pubblico che non ha ancora avuto modo di scoprire il fascino della musica.

Il nome dell’orchestra, oltre ad essere un omaggio al compositore Ottorino Respighi che scrisse un poema sinfonico intitolato proprio Fontane di Roma, vuole infatti restituire l’immagine di noi musicisti simili a tante piccole fontane dalle quali zampilla un’acqua indispensabile: la musica, l’arte, la cultura. Proprio sulle tracce di ciò che diceva il Maestro Claudio Abbado“La cultura è un bene comune primario come l’acqua: i teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti.”

Grazie al sostegno della Fondazione Nicola Bulgari, l’Orchestra ha potuto realizzare nel febbraio 2024 la sua prima tournée internazionale a Dubai, negli Emirati Arabi. Ha preso parte, come special guest in rappresentanza dell’Italia, al Sikka Art and Design Festival, una importante rassegna dedicata ad artisti emergenti
promossa dal Dubai Culture and Arts Authority, ed ha realizzato un concerto sinfonico presso l’Auditorium
della Mohammed Bin Rashid Library, per un evento patrocinato dall’Ambasciata Italiana presso gli Emirati Arabi, dall’Istituto Italiano di Cultura ed in collaborazione con il Dubai Culture.

In Italia l’orchestra ha avuto modo di esibirsi presso il Pantheon, in tre concerti istituzionali nel Cortile d’onore e l’Aula magna della Corte Suprema di Cassazione alla presenza del Primo presidente della Corte e del Procuratore generale della Repubblica, presso il Teatro Italia di Roma e  in diverse chiese romane, tra cui la Chiesa del Gesù all’Argentina e la Basilica di Santa Maria in Aracoeli, dove ha avuto l’onore di eseguire il Requiem di Mozart con la partecipazione del Coro Sant’Agnese in Piazza Navona e con il patrocinio di Roma Capitale.

Il 28 Novembre 2023 presso la Corte di Cassazione l’orchestra ha preso parte alla cerimonia per i 100 anni della Corte, eseguendo l’inno nazionale ed europeo alla presenza del Presidente della Repubblica, del Presidente della Camera e del Ministro della Giustizia.

L’orchestra è stata inoltre invitata alla 34a edizione del Civita Festival presso Civita Castellana (VT), realizzando un concerto interamente dedicato a Beethoven; al Festival di Storia della salute per un concerto presso il Museo delle arti sanitarie di Napoli nella sala del Complesso Monumentale della Pace; al Dams Music Festival promosso dall’Università Roma Tre realizzando un concerto presso il Teatro Palladium di Roma e, sempre su invito della stessa università, alla rassegna “Musica InFormazione” dove ha eseguito “Il Canto dei Neutrini” del Premio Oscar Nicola Piovani alla presenza dell’autore; al Festival delle orchestre giovanili organizzato dalla Fondazione William Walton, esibendosi presso il Teatro Greco dei Giardini La Mortella di Forio – Isola d’Ischia.

Nel 2022 ha avviato una collaborazione con il Teatro Vascello di Roma, che ha visto l’orchestra impegnata in cinque concerti sinfonici patrocinati dal Municipio XII di Roma Capitale, l’ultimo dei quali in collaborazione con il prof. Sandro Cappelletto per un omaggio bachiano a Pier Paolo Pasolini in occasione del centesimo anniversario della nascita. 

L’Orchestra è risultata beneficiaria di contributo a valere sul FUS – Progetti Speciali 2023 da parte del Ministero della Cultura per il progetto “Metafore sonore. Parlando di Musica con l’OGFR”, che si è tenuto nell’autunno 2023. L’ultima data della rassegna ha visto l’esecuzione della Sinfonia concertante per fiati e orchestra in Mib maggiore K297b di W. A. Mozart con solisti il M° Stefano Novelli, il M° Paolo Pollastri, il M° Francesco Bossone e il M° Fabio Frapparelli, prime parti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Su incarico dell’Istituzione Biblioteche di Roma, nel 2024 realizza inoltre un ciclo di incontri musicali presso una biblioteca romana.

Dall’ottobre 2023 l’orchestra realizza la sua stagione di concerti presso il Teatro Ghione di Roma.

Attiva anche nell’ambito della musica da camera, l’orchestra è stata invitata a realizzare una rassegna estiva “Luglio Lauretano in musica” presso la Basilica di San Lorenzo in Lucina con alcune sue formazioni cameristiche, ed un ciclo di incontri musicali cameristici presso le biblioteche su incarico dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale.  L’ensemble di archi dell’Orchestra giovanile Fontane di Roma si è inoltre esibito presso la Basilica di Santa Maria in Aracoeli in occasione dell’inaugurazione della mostra a carattere sacro “La Passione”, presso la sede della Fondazione Nazionale delle Comunicazioni, presso la Fondazione Cristo Re di Roma in occasione del 20° Anniversario della Fondazione e di un gala di beneficenza in favore dell’Ospedale Bambino Gesù, e presso il Bulgari Resort di Dubai, intervenendo nello Yacht Club del Resort durante il gala di inaugurazione di una mostra a cura di “Mia Art Collection”.

Il repertorio proposto dall’orchestra abbraccia brani sinfonici e solistici dal Classicismo al primo Romanticismo, dedicando ampio spazio anche ad alcune delle più celebri musiche da film nonché a lavori di giovani compositori emergenti.


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La storia delle compagini orchestrali nella Capitale registra molte battaglie ma anche  altrettante sconfitte che neppure l'appellativo 'giovanile' ha risparmiato ad alcune di esse. Orchestra giovanile di Santa Cecilia, Orchestra di Roma e del Lazio, Orchestra sinfonica di Roma  sono le ultime esperienze  che dopo un avvio  esaltante hanno dovuto registrare un arresto deludente. Nella gran parte dei casi per mancanza di fondi a disposizione. Fondi pubblici (Orchestra Giovanile di Santa Cecilia, Orchestra di Roma e del Lazio) o fondi privati ( di una fondazione bancaria per l'Orchestra sinfonica di Roma)..

 

 In tutti i casi, due, fra le più importanti ragioni della loro costituzione: offrire opportunità di lavoro ed anche formazione ai giovani musicisti, allargare l'offerta musicale nella Capitale.


Una di esse, sorta in seno all'Accademia di Santa Cecilia, presa a cuore da Chung, si era guadagnata stima ed aveva raggiunto livelli professionali alti. Causa della sua chiusura, ai tempi di Luciano Berio sovrintendente, si avanzò che l'Orchestra dell'Accademia la considerava una temibile avversaria, e che l'allora sindaco Rutelli, non aveva più a disposizione le 400.000 lire circa che costituivano il precedente contributo all'orchestra.

 Escludendo la fine miserevole e le ragioni vergognose  addotte a motivazione della sua chiusura, quell'orchestra fu  per i giovani musicisti occasione non solo di lavoro, ma di esperienza e formazione musicale.

  Al ritorno di Cagli alla sovrintendenza dell'Accademia, e all'indomani della nascita della 'Compagnia della musica', iniziativa che aveva dato buoni frutti  in occasione della tournée di Abbado e dei Berliner a Roma, noi, personalmente, tentammo in tutti i modi di riaprire quell'esperienza. Ne parlammo a Cagli, successivamente anche a Pappano oltre che alla fondatrice della 'Compagnia della musica'; a parole si mostrarono tutti entusiasti, ma poi nessun  seguito pratico.

 E, nel caso di Cagli, si preferì attivare l'Opera studio piuttosto che  riattivare l'Orchestra giovanile che in una fondazione sinfonica aveva una  sua ragion d'essere. 


La differenza fra le esperienze romane, escludendo magari quella di Santa Cecilia, e le orchestre giovanili internazionali, alcune delle quali fondate da Claudio Abbado ( Orchestra Europea, Orchestra Mahler, Orchestra Mozart) o quella creata ed affidata a Riccardo Muti ( Orchestra Cherubini), è evidente.  I componenti di quelle internazionali, tutti di giovane età, vivono per il periodo in  cui ne fanno parte, esperienze di formazione e produzione esaltanti, a contatto con musicisti di altissimo livello( da Karajan, a Bernstein, ad Abbado, a Muti)  ecc...

 

Per fermarci  a quelle italiane, fondate e dirette da Abbado e Muti, va segnalato il diseguale trattamento ad esse riservato dal ministero. Quella di Muti viene regolarmente finanziata da sempre, quella di Abbado non lo è stata mai. Nastasi ne sa qualcosa, per tutti gli anni che ha comandato al ministero, nell'avvicendarsi di ministri analfabeti musicalmente e dunque manovrabili. Stesso ignobile trattamento per anni Nastasi riservò  all'Orchestra sinfonica di Milano (ex 'Giuseppe Verdi').


Nel caso della nuova Orchestra giovanile 'Fontane di Roma'- a parte il ridicolo nome e l'altrettanta ridicola spiegazione - sorge il fondato sospetto che essa serva più a chi l'ha voluta e la sostiene, che ai giovani musicisti. 

 L'orchestra vive in funzione di appuntamenti istituzionali o di altro genere che la impiegano e che, per tale scopo, la finanziano. Il problema del suo futuro siamo sicuri che non  sfiora  fondatori e sostenitori.

 C'è anche da considerare che certi sponsor, dal nome altisonante, spariscono con la stessa velocità con la quale si sono presentati;  più che l'interesse vero verso i giovani musicisti, li spinge  una superficiale passione, che è passeggera ed effimera.

 

Quando si scrive, infine, orgogliosamente, che tutti gli strumentisti sono under 30, compreso il direttore, non ci si rende conto che la gioventù è un valore, ma valore altrettanto importante per un'orchestra sarebbe l'età matura di chi la dirige stabilmente. I giovani, è vero, possono anche crescere insieme, strumentisti e direttore, ma la presenza, al vertice, di un musicista di valore e con grande esperienza è  una garanzia e un valore aggiunto fondamentale.

Non vogliamo naturalmente spegnere entusiasmi, ma  invitare a riflettere, pensando al domani, onde evitare delusioni in caso di traumatiche chiusure, sempre possibili e talvolta senza giusta causa. (Pietro Acquafredda)

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