domenica 17 marzo 2024

Ravenna Festival. Alla 'Trilogia Qatsi' di Godfrey Reggio e Philip Glass, che verrà presentata quest'anno, manca una appendice: ANIMA MUNDI

 Godfrey Reggio e Philip Glass sono gli autori anche di un'altra straordinaria opera: "Anima Mundi", un documentario di 29 minuti prodotto (da Bulgari, in concomitanza con l'uscita di una nuova innovativa linea di gioielli, Chandra, che utilizzava oltre metalli e pietre preziose anche la porcellana, e che poi l'ha donato al WWF per le sue campagne, in difesa della diversità biologica) e distribuito nel 1992 in occasione della campagna in difesa della diversità biologica promossa dal WWF (World Wildlife Fund).

La perfetta fusione delle immagini elaborate da Reggio con le musiche di Glass evoca inevitabilmente la "Trilogia Qatsi", che ha non poche affinità anche con questo progetto.

Lo stile narrativo, sostenuto dalla colonna sonora che si abbina all'arrangiamento di antichi canti folklorici, per lo più del Terzo Mondo, riesce a creare un coinvolgimento sensoriale non comune.

Gli occhi sono generalmente intesi come lo specchio dell'anima, e qui si può vedere un mondo che ci guarda attraverso quelli degli animali - insetti, uccelli, grandi felini, primati - mentre noi possiamo osservare e immergerci nei loro.
Anima Mundi (The Soul of the World/L'anima del mondo, altro titolo con cui è conosciuto il mediometraggio) è il concetto filosofico presente anche nel "Timeo" di Platone (360 a.C.): "... questo mondo è in effetti un essere vivente dotato di anima e intelligenza. Una singola entità vivente che contiene tutte le altre, che con essa sono in relazione in virtù della loro stessa natura", che sta a indicare la vitalità della natura nella sua totalità, da cui prendono forma i singoli organismi, che pur articolandosi e differenziandosi secondo le proprie specificità individuali, risultano tuttavia uniti tra loro da un legame atavico, più profondo e universale. Il film offre agli spettatori non poche riflessioni, ma principalmente di arrivare a sentirsi elementi del mondo.


Diviso in quattro parti, "Anima Mundi" è sicuramente un'opera destinata alla causa ecologista ma è anche una lezione di cinema: svela l'importanza determinante dei meccanismi del montaggio (opera di An Unger e Miroslav Janek), della sceneggiatura (di Reggio), della fotografia (di Graham Berry) e degli effetti ottici, finalizzati ad ottenere il risultato più efficace possibile in un linguaggio unicamente visivo e sonoro.


La pellicola aprì la 48° Mostra del Cinema di Venezia nel 1992 ma non arrivò nelle sale. Venne premiata al São Paulo International Film Festival; al Bombay International Film Festival; al San Francisco International Film Festival; e al Seattle International Film Festival.

WikipediaAnima Mundi (also known as The Soul of the World)[4] is a 1991 Italian-American short documentary film directed by Godfrey Reggio.[5] The film focuses on the world of nature and wildlife, particularly jungles, sealife, and insects.[6]

Production[edit]

Anima Mundi was commissioned by Italian jewellers Bulgari for use by the World Wide Fund for Nature in their Biological Diversity Program.[7]

Music[edit]

The film was scored by Philip Glass, who also worked with Reggio on Koyaanisqatsi (1983), Powaqqatsi (1988), and, later, on Naqoyqatsi (2002).[8] Anima Mundi features many of the techniques from the Qatsi trilogy, but it is not considered to be directly related to the series.[9]



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