giovedì 28 marzo 2024

A Palermo, prova generale di REGIME di questa destra al potere

 Non è ancora finita la lunga scia di proteste e controproteste generata da Beatrice Venezi, direttrice d'orchestra, a detta di moltissimi - da Palermo a Bolzano - INADEGUATA   e che la Palermo della Destra ( Schifani, Sangiuliano, Meloni, e forse anche Lagalla, staremo a vedere) difende a spada tratta, ma che non sarebbe da prendere in considerazione perchè trattasi di un manipolo di analfabeti musicali, che conoscono solo la fedeltà, mentre ignorano professionalità e meriti, se non fosse al potere.

 Dopo il provvedimento del sovrintendente Peria ( 'sovrubbidiente', come è stato battezzato, essendo stato graziato da Schifani, cui ubbidisce ciecamente, e messo al vertice della OSS - Orchestra Sinfonica Siciliana, un tempo gloriosa) contro i tre orchestrali che avevano osato  'protestare' ( criticare, per chi non è addentro al linguaggio orchestrale) la direttrice Beatrice Venezi (una 'poveretta' catapultata sul podio dal suo partito di appartenenza, FDI), i tre hanno presentato ricorso. Nel frattempo è apparso nei locali della Orchestra un cartello che  attribuisce ad uno dei musicisti che si era esposto più degli altri nella critica, MERITATISSIMA, alla Venezi, il diploma di 'cretino' dell'anno.

 Il sovrintendente lo ha fatto subito rimuovere, ha comunicato l'Orchestra, ma nessuno ci toglie dalla testa che quel cartello è stato dettato dallo stesso Sovrintendente che poi l'ha fatto rimuovere - come fa Putin ( perdonateci l'accostamento, sacrilego in ogni caso e per ogni verso) che magari ha qualche responsabilità nel cataclisma della sala concerti di Mosca e poi punisce duramente i probabili responsabili, guidati - dice lui - da Kiev, per motarre quello che non è, un pacifista, mentre è un dittatore sanguinario. 

 I tre hanno fatto ricorso contro il provvedimento che è stato messo in atto a metà marzo -  i tre sono già rientrati nell'orchestra e nello stipendio - ma, fatto più strano ancora è che i sindacati non sono al loro fianco. Latitano.

 Anche loro hanno paura come del resto molti orchestrali a dichiararsi, per timore di rappresaglie ancora più dure?

 Dite voi se questo non è già, di fatto, un regime  

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