E alla fine piovve, dopo tanto tuonare a Palermo. Contro i musicisti dell'Orchestra Sinfonica, tre, che avevano 'osato' criticare Beatrice Venezi, fedelissima di Meloni e Sangiuliano, perchè inadeguata al ruolo di direttrice d'orchestra.
Il sovrintendente della Istituzione, Andrea Peria, presidente Corecom Sicilia, contestato alla sua nomina perchè espressione diretta del presidente Schifani, alla fine ha preso una decisione contro i contestatori: una settimana di sospensione dal servizio e dallo stipendio.
Sovrintendente, che farebbe se un giorno l' orchestra intera 'protestasse' un direttore ospite, ritenendolo inadeguato? Sospenderebbe l'orchestra?
E' difficile pensare che si tratti di semplice censura. No, a Palermo si è fatta una prova generale di silenziamento del dissenso e della critica, benché rivolti ad una musicista che non ha mai dato prova di grande capacità e professionalità, e che se sale sul podio per dirigere, lo deve prevalentemente alla sua manifesta fedeltà a Meloni e Sangiuliano, e al partito di destra FdI, cui ha aderito ed è fedele per eredità familiare.
Ora dobbiamo cominciare a temere le prossime mosse di Meloni, per il tramite di Sangiuliano, in favore della pupilla lucchese, inadeguata al ruolo professionale che svolge.
Una recente sua foto 'amicale', a braccetto con Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia, ci fa pensare al peggio, già in un futuro assai prossimo, dalle parti della Laguna.
Nessun commento:
Posta un commento