venerdì 29 marzo 2024

Valditara sulla composizione delle classi. Nel suo post inciampa sulla grammatica ed anche sulla costituzione. Nostro commento

 Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è intervenuto su X, dopo le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini e il caso della scuola chiusa per la fine del Ramadan, sostenendo che la maggioranza degli alunni in classe deve essere italiana. Ma nel post il Ministro è inciampato sul congiuntivo, scatenando ironia e polemiche della rete e dell’opposizione. Ecco il suo post di ieri: «Se si è d'accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l'italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l'arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell'apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci». Quel “Se nelle scuole si insegni” è stato preso di mira su X, come la poca chiarezza dell’esposizione. «Ministro, adesso lo riscriva in italiano. Così, forse, riusciamo a capire esattamente cosa ha detto», è il commento dell’account dei Deputati del Pd. Lo scrittore Christian Raimo: «Valditara, oltre a dire cose oscene (come in questo caso), non si sa esprimere in italiano (come in questo caso), una volta su due sbaglia modi e tempi verbali, usa un lessico incomprensibile, eppure nessuno vorrebbe per lui classi differenziali, che sono state abolite nel 1977». Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe: «Analisi logica: voto 3. Analisi del periodo: voto 1». La segretaria del Pd Elly Schlein entra nel merito sostenendo che il Ministro «corre dietro i deliri di Salvini», mentre la forma e il contenuto sono di tendenza su X e al centro di ilarità e battute. «La correttrice di bozze che è in me ha avuto un leggero malore», ha scritto Sere Scandellari, o «Anche Valditara dovrebbe studiare l'italiano "in modo potenziato"», è il commento di Francesco Lauricella. E ancora: «Fate come dico non fareste come faccio direi. No anzi dicessi», scrive Antonio Ferrante del Pd.


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Valditara mette pensiero per il suo post su X, scritto e perciò tragicamente esilarante per un ministro dell'Istruzione e del merito, che non conosce la grammatica italiana. Non che il ministro debba essere uno scrittore, ma il congiuntivo, almeno quello... 

Cessa poi di essere esilarante il suo post  e resta solo tragico  per il contenuto che sposa in pieno il verbo Salvini che in fatto di ignoranza non è secondo a nessuno, e le scuole le ha frequentate poco e male.

 Dunque Salvini, per bocca di Valditara, esigerebbe che nella classi gli alunni siano in maggioranza italiani. Sempre? Sì, senza eccezione. Ma nelle zone del nostro paese in cui la presenza di immigrati rappresenta la maggioranza della popolazione, qual è la ricetta di Salvini-Valditara? Lasciare a casa, senza scuola, i bambini. Oppure, sempre che si riesca, cercare in territorio diverso, magari contiguo, classi che hanno raggiunto  la percentuale di alunni italiani voluta dal ministro. La sola che consentirebbe agli studenti stranieri di integrarsi.

Ai quali poi si chiede di studiare tutto dell'Italia, a cominciare dalla lingua , sia per non  diventare come il Ministro e come Salvini,  sia per completare l'integrazione (anche senza avere la cittadinanza, come accade  da tempo) compresa la musica che, invece, in tutte le altre scuole, quelle italiane al 100% non si studia. (Pietro Acquafredda)

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