giovedì 28 marzo 2024

MOTI a MiTo 2024. Nostro Commento

 Ruota attorno al tema MOTI la diciottesima edizione del Festival di musica classica che unisce Milano e Torino in un ricco calendario di concerti: «MOTI non è solo un gioco di parole con MITO,  MOTI vuole anche essere un modo per fare di questo Festival un catalizzatore di idee, pensieri, esperienze in movimento. "Che impresa!" è il progetto inedito affidato a Stefano Massini, che sceglie due storiche aziende di Torino e Milano per proporre una riflessione su quale impatto queste abbiano avuto e continuino ad avere sulla città e sui cittadini. Non è l'unica grande novità del Festival. "Musica su due piedi" vedrà il tifoso di calcio seduto accanto all'appassionato di musica, per creare un cortocircuito tra la dimensione sportiva e quella della musica contemporanea. Protagoniste due leggendarie squadre calcistiche come il Torino e il Milan. Con "Puccini, la musica e il mondo", inoltre, non mancherà l'omaggio al grande compositore nel centesimo anniversario della scomparsa. Con "Ascoltare con gli occhi" sarà centrale l'aspetto visivo della musica. Tre i concerti in Piazza San Carlo a Torino: inaugurerà il Festival la Nona Sinfonia di Beethoven interpretata dai complessi del Teatro Regio diretti dal giovane Michele Spotti; Ludovico Einaudi e i 100 cellos di Giovanni Sollima, insieme ad Enrico Melozzi, saranno protagonisti delle altre due serate.

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IO uno come Giorgio Battistelli, capace di creare da un banalissimo MiTo che sta per 'Milano Torino' con l'uso delle sigle delle targhe automobilistiche delle due grandi città, lo slogan  MOTI che guiderà la sua programmazione del festival per il prossimo biennio, uno come lui, IO VORREI CONOSCERLO.

 E mi risparmio il resto, per l' abisso di creatività rappresentato da tutti gli altri titoli che illuminano le sezioni del festival nelle due città. UN solo esempio. I concerti, banalissimi, verteranno su MITOlogie. Capite che cosa è capace di creare dal semplice accostamento di due targhe automobilistiche, con una semplice un'aggiunta che, per questo, sa di genio?

 Ecco perchè IO uno come Giorgio Battistelli VORREI CONOSCERLO.

                                 Umilissimo & banalissimo Pietro Acquafredda 

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