Era già stato condannato in passato per avere abusato di due bambini e i giudici erano stati categorici: non avrebbe mai più dovuto lavorare a contatto con minori. Nonostante questo, quell’uomo era stato assunto come bidello in una scuola elementare del centro di Roma.
E proprio tra quei corridoi aveva colpito di nuovo, abusando di un altro bimbo. Per questa vicenda, il Miur era stato condannato a risarcire con 228.257 euro la famiglia del piccolo e, ora, la stessa somma viene chiesta indietro non solo all’imputato, ma anche all’allora dirigente dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio che, pur avendo a disposizione tutti i dati per ricostruire il passato criminale dell’uomo, aveva inserito il suo nome nelle graduatorie del personale Ata, consentendogli di trovare un nuovo posto di lavoro vietato.
Per entrambi è stato disposto un atto di citazione in giudizio...
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