La guerra in Ucraina è arrivata al 282esimo giorno. Il Cremlino fa sapere che "Putin rifiuta le condizioni di Biden per i negoziati" e chiede che "gli Usa riconoscano come russe regioni ucraine annesse". Il presidente americano aveva fatto sapere di essere pronto a parlare con il leader russo. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, esorta il presidente russo a ritirare le truppe per consentire una "soluzione diplomatica". In Italia il Cdm ha approvato il decreto legge che dispone la proroga dell'invio "di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative di Kiev". La Difesa, intanto, smentisce Lavrov: "Nessun addestramento di militari ucraini in Italia". Fissata una conferenza di pace a Parigi il 13 dicembre. La premier finlandese Sanna Marin: "Il conflitto in Ucraina ha dimostrato la debolezza dell'Ue, senza gli Usa saremmo tutti nei guai". Orban: "L'Ungheria dice no al piano di aiuti Ue per Kiev".
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Putin, per sedersi al tavolo di una trattativa, tutta da verificare, chiede che gli Usa riconoscano come 'russe le regioni annesse'.
Anche i più idioti capiscono che Putin, insensatamente, vuole che diventino russe e vengano riconosciute come tali le regioni dell'Ucraina che ha invaso dichiarando di volerle liberare dai nazisti le le governano o vi si annidano.
Le ha invase senza che nessuno glielo avesse chiesto, e senza che fosse stato richiesto in via generale l'intervento di un liberatore.
Lui le ha occupate, se le è annesse e vuole che lo si ringrazi. Si capisce - e questo lo possono capire anche i più idioti - che Putin è un pazzo dittatore, e come tale deve essere trattato.
La trattativa con lui inizierà solo quando sarà messo con le spalle al muro dagli esiti sul campo, quando cioè le eroiche truppe ucraine lo ricacceranno nei confini della Russia.
O quando qualcuno si accorgerà, nella stessa Russia, che Putin ha superato la misura, e lo farà fuori.( P.A.)
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