Non si ferma la serie delle bugie e promesse false del ministro dell'Istruzione, settore del tutto dimenticato dalla manovra governativa appena approvata - come del resto hanno fatto notare anzi rimproverato le opposizioni concordi- superando in questa azione anche il suo sodale Salvini, lo spaccone.
Valditara ha promesso due cose assolutamente irrealizzabili, anche nel caso in cui la legislatura arrivasse a compimento quinquennale.
Ha promesso Valditara che alzerà gli stipendi dei professori. Sapete da quanti anni e da quanti governi viene lanciata questa sfida all'intelligenza umana? Da secoli, sappiamo che in Italia gli stipendi dei professori sono di gran lunga inferiori a quelli di tutti gli altri paesi avanzati, e da secoli non sono aumentati.
Noi, che per tutta la vita abbiamo insegnato- per la precisione una quarantina di anni - possiamo testimoniare, senza timore di essere da chicchessia smentiti- che, di certo, negli ultimi vent'anni non c'è stata una lira o un Euro di aumento, ma crediamo anche che, con il passaggio all'Euro, il divario fra gli stipendi dei professori esteri e i nostri si è ancor più ampliato, a seguito del cambio fra 1 Euro e 2000 lire, arrivando di fatto quasi a dimezzare il potere di acquisto degli stipendi di tutti, compresi quelli dei professori.
Altra bugia, ancor più irrealizzabile: voglio portare le classi a 10 studenti ciascuna. Questa poi è un balla più grande della precedente, stratosferica addirittura.
Ma come, la destra la governo, che nelle passate legislature ha accorpato le classi fino a farle diventare die pollai, quella stessa destra, ora, con l'arrivo di Valditara, ministro di destra promette a riscomporre i pollai? Ma chi può credergli?
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