Il Pnrr è un'occasione unica per il rilancio dell'Italia, per il superamento delle diseguaglianze territoriali, di genere e generazionali che gravano sul Paese. La sua piena attuazione è fondamentale per la nostra credibilità - verso i cittadini e i partner internazionali. Dobbiamo mantenere gli impegni presi e, per farlo, c'è bisogno del sostegno di tutti. Così il premier Mario Draghi ha aperto la riunione della cabina di regia a a Palazzo Chigi sul Pnrr., seguita da quella del consiglio dei ministri conclusa da poco. Draghi ha illustrato la Relazione sullo stato di attuazione del Piano, che sarà successivamente trasmessa al parlamento. "Non ci sono ritardi nell'attuazione del Pnr: se ce ne fossero, la Commissione non verserebbe i soldi" ha sottolineato il presidente del consiglio.
Parole che non hanno convinto la presidente di Fdi e probabile nuova guida del prossimo governo Giorgia Meloni, che ha dichiarato: "Ereditiamo una situazione difficile: i ritardi del Pnrr sono evidenti e difficili da recuperare e siamo consapevoli che sarà una mancanza che non dipende da noi ma che a noi verrà attribuita anche da chi l'ha determinata".
Draghi ha però precisato: "Il governo ha adottato tutte le misure necessarie per favorire una efficace attuazione del Piano. Ora spetta ovviamente al prossimo governo il compito di continuare il lavoro di attuazione, e sono certo che sarà svolto con la stessa forza ed efficacia" precisa Draghi. "Il Piano REPowerEU, destinato ad assicurare l'autonomia energetica dalla Russia con l'inserimento di un nuovo capitolo nei Pnrr nazionali, rappresenta la sfida per i prossimi mesi" ha precisato il premier.
"Nella cabina di regia dello scorso dicembre, avevo chiesto il massimo sforzo per continuare a portare avanti il Piano e grazie al vostro lavoro, oggi possiamo dirci pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti", ha detto Draghi ai partecipanti alla riunione. "Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo documento, a partire dal Sottosegretario Garofoli, dalla Segreteria Tecnica presieduta dalla Dottoressa Chiara Goretti, dall'Unità Razionalizzazione e Miglioramento della Regolazione, coordinata dal Professor Nicola Lupo, dal Ministro Franco e tutti i tecnici del Ministero dell'Economia ma anche gli enti territoriali - i Comuni e le Regioni - per il lavoro che svolgono quotidianamente accanto all'amministrazione centrale. Il Pnrr ha un modo molto semplice e trasparente per valutare a che punto è la sua realizzazione: il numero di obiettivi e traguardi raggiunti alla fine di ciascun semestre. Dal raggiungimento di questi obiettivi, e da nient'altro, dipende il disborso delle risorse europee. Nel primo semestre del 2022, l'Italia ha raggiunto ancora una volta tutti gli obiettivi del Pnrr, come ha accertato la Commissione Europea la scorsa settimana. L'Italia potrà ricevere altri 21 miliardi di euro, dopo i 45,9 miliardi ricevuti negli scorsi mesi
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