L'ufficio stampa della società Gasak srl che gestisce il Centro commerciale Vatican Mall, in apertura in un'area adiacente la Pontificia Università Urbaniana e affacciata su San Pietro, ha fornito alcuni chiarimenti sullo stesso Centro (illustrato nel sito www.vaticanmall.net) che ha avuto un certo risalto sui mass media, soprattutto locali.
Innanzitutto la società ci tiene a precisare che, "Vatican Mall non sarà un centro commerciale di lusso, ma accoglierà i migliori brand, e il termine non significa appartenere alla fascia del lusso, ma offrire prodotti con un corretto rapporto qualità- prezzo".
In secondo luogo, a proposito della connotazione "tax free" dei negozi, si puntualizza che "nel Vatican Mall non sarà possibile fare genericamente acquisti con esenzione Iva, ma verrà applicato il principio di legge valido in ogni negozio che applica il meccanismo tax free".
Questo significa "che solo clienti extracomunitari in possesso di una carta d'imbarco per un paese extraeuropeo potranno beneficiare del tax free". Si tratta, aggiunge il comunicato, di "un meccanismo applicato da quasi tutti i negozi a Roma e in Italia, e i clienti cittadini romani, italiani ed europei dovranno pagare il prezzo pieno, come in qualsiasi negozio o centro commerciale". Quindi, continua la nota, "non vorremmo che i consumatori italiani pensassero di poter comprare con esenzioni su modello degli acquisti che si fanno all'interno dello Stato Vaticano, perché rimarrebbero delusi".
Infine nel comunicato stampa si sottolinea che "il Vatican Mall non è del Vaticano, ma è gestito dalla Gasak srl, società italiana che paga l'affitto dei locali alla 'Terminal Vaticano Roma', altra società italiana".
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