L'impiego di ordigni nucleari tattici in Ucraina potrebbe creare "una situazione disastrosa mettendo in pericolo il mondo intero": a lanciare l'allarme è il Gruppo di lavoro per la Sicurezza Internazionale e il Controllo degli Armamenti (Sica) dell'Accademia nazionale dei Lincei, che auspica una ripresa dei negoziati per il disarmo nucleare e l'impegno di scienziati e intellettuali (anche russi) a dissuadere i Governi dall'intraprendere uno scontro nucleare.
Il presidente dei Lincei, Roberto Antonelli, e il vicepresidente, il premio Nobel Giorgio Parisi, fanno proprie le dichiarazioni del Sica e "auspicano che torni a prevalere il dialogo, la ragionevolezza e il diritto nei rapporti tra gli Stati, nell'interesse dell'umanità". (ANSA).
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