Nel programma del Festival 'Riscoprire l'Europa' che si tiene, la prossima settimana, a L'Aquila, per iniziativa del Comune, sindaco di Fratelli d'Italia (il quale Comune/Sindaco aveva cassato l'edizione precedente perché la direzione artistica vi aveva invitato personalità 'di sinistra' come lo scrittore Saviano) compare qualcosa di eclatante, davvero: la direttrice d'orchestra Beatrice Venezi, che vuole essere chiamata 'direttore' e che "ha diretto tutte le più importanti orchestre in ogni parte del mondo" - una bugia doppia e grande quanto una casa perchè Lei non ha mai diretto un'orchestra del grande giro e le sue apparizioni sul podio sono avvenute tutte nelle province dell'impero musicale mondiale; sarebbe ora, perciò, di smetterla con simili idiozie già troppe volte ripetute - terrà una lezione-studio al Conservatorio 'Casella' dell'Aquila. In verità qualcosa di simile, una prova aperta, ha già fatto, in primavera a L'Aquila e un mese fa a Pescara, con 'I Solisti Aquilani' retti dal m. Cocciolito, che subito si è buttato a pesce sul caso della giovane direttrice (musicista e compositore di fama internazionale, ma che dici Cocciolito?), non basandosi, come buon senso avrebbe consigliato, sulle sue capacità e tenendo conto degli esiti sempre scarsi delle sue direzioni, ma sui suoi 'bellicapelli'.
Leggendo di tale appuntamento, abbiamo pensato che Lei avrebbe partecipato ad una lezione di direzione d'orchestra in Conservatorio; invece no, la lezione, dai soloni che dirigono l'istituzione musicale aquilana, è stata affidata a Lei, benchè ancora oggi - lo ribadiamo, fino alla noia - non ha dato prova di essere una direttrice d'orchestra, nè la speranza che possa in futuro diventarlo.
Solo che d'ora in avanti, dopo il suo sbandierato appoggio a Giorgia Meloni, forse riempirà il suo carnet professionale con qualche tappa presso orchestre (orchestrine solitamente, senza offesa!) di Comuni retti da amministrazioni meloniane: dall'Aquila appunto a Cagliari ( dove la Meloni ha piazzato già da tempo il suo fedelissimo Colabianchi) a Taormina, dove da poco è stata nominata, in una Regione 'melonianna', benchè senza esperienza alcuna, direttrice artistica di un Festival multidisciplinare, come Taormina Arte.
E non è detto che in una eventuale futura repubblica 'presidenziale', come vorrebbe la Meloni, la Venezi non diriga, al Quirinale riformato, il Concerto per la Festa della Repubblica.
In tutti i casi, sempre una direttrice d'orchestra poco dotata resta; salvo che un miracolo, comunque improbabile, non la trasformi in un direttore - mai chiamarla 'direttrice'!- che impugna una bacchetta magica.
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