"Ho tre richieste oggi per il Consiglio atlantico: armi, armi, armi". Non ha usato giri di parole il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al suo arrivo al Consiglio atlantico Nato a Bruxelles. “Sappiamo come combattere e vincere, dateci le armi. Credo che il patto che l'Ucraina sta offrendo sia equo".
“Siamo sicuri che la migliore maniera per aiutare l'Ucraina sia dare tutto il necessario per contenere Putin e sconfiggere l'esercito russo sul territorio ucraino così che non vada oltre. Nelle settimane recenti le forze ucraine e l'intera nazione hanno dimostrato che sappiamo come combattere e vincere, ma senza il sostegno e le forniture sufficienti richieste dall'Ucraina questa vittoria sarà accompagnata da un enorme sacrificio. Più armi avremo. e prima arriveranno, e più persone saranno salvate, più città e villaggi non saranno distrutti e non ci saranno più Bucha”.
Il ministro punta ancora più il dito sul rifornimento delle armi: “Chi dice vi do armi difensive ma non offensive è un ipocrita. La differenza tra armi offensive e difensive non dovrebbe avere senso nel mio Paese, perché ogni arma usata in Ucraina dalle forze ucraine contro un aggressore straniero è difensiva per definizione. E quelli che dicono che daranno armi difensive, ma non possiamo dare loro armi offensive, sono iprocriti, è un approccio ingiusto, ingiustificato".
Parole per l'aiuto tedesco: "La Germania è passata dal non fornire alcun tipo di equipaggiamento ai sistemi anti tank ma è chiaro che può fare di più: quello che mi preoccupa sono i processi decisionali a Berlino, loro hanno tempo e noi no. Più armi arriveranno, più vite verranno salvate".
“Questo il mio messaggio di oggi, è molto semplice. E chiedo agli alleati di mettere da parte le loro esitazioni, la loro riluttanza, a dare all'Ucraina tutto quanto di cui abbia bisogno, perché le armi servono alla pace. Ma - ha concluso Kuleba - continueremo ad insistere affinché venga imposto un totale embargo sul petrolio e sul gas russi, vengano sconnesse da Swift tutte le banche russe, tutti i porti siano chiusi alle navi russe, con un numero minimo di eccezioni".
Parole di supporto dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: "Abbiamo dato sostegno per molti anni formando centinaia di migliaia di forze ucraine e ora gli alleati stanno dando equipaggiamenti per sostenervi nella difesa. E' urgente un ulteriore sostegno e oggi affronteremo il bisogno di più sistemi di difesa aerea, armi anticarro, armi leggere e pesanti e altro". Quindi, rivolgendosi direttamente a Kuleba, "permettimi di esprimere quanto ammiriamo il vostro coraggio, la vostra leadership, il governo e il popolo dell'Ucraina e il coraggio e la forza dell'esercito ucraino. Quello che fate ogni giorno contro l'aggressione russa è qualcosa che ispira tutto il mondo".
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