sabato 2 aprile 2022

Giambrone elogia Va pensiero del Coro dell'Opera di Odessa. Che non si fa per appparire!

 'Il Coro dell' Opera di Odessa che canta Va' Pensiero ci dice che ci sono pagine immortali dell' opera italiana, Verdi in particolare e non solo, che ci restituiscono emozioni forti e profonde e riescono a unire i popoli. E' la conferma del ruolo del nostro melodramma non solo come tradizione e ricchezza italiana ma come patrimonio universale, del mondo intero''. Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro dell' Opera di Roma e presidente della Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, indica in questo momento di grande impatto emotivo tra le bombe che stanno devastando in Ucraina il valore della musica e del canto. ''Ci racconta - spiega in una intervista all' ANSA - che un popolo che soffre sotto una guerra che come tutte le guerre è sempre ingiusta, usa una pagina del grande melodramma italiano come strumento di ponte con gli altri popoli, di speranza, di consolazione e ribellione così come la musica può fare. Che lo usi ancora una volta un popolo oppresso vuol dire che Verdi interpretava sentimenti, valori, bisogni e urgenze dei popoli non solo di allora ma di oggi''.

 

La proposta della Commissione Italiana per l' Unesco di candidare il canto lirico tra i beni immateriali dell' Umanità, secondo Giambrone, ''è importante e arriva dopo tanti anni di lavoro per onorare una delle grandi tradizioni del nostro paese che non solo è la culla dove il melodramma è nato e si è sviluppato, ma è anche il luogo dove c'è una tradizione importante di pratica e di qualità di esecuzione dell' opera''. ''Bene ha fatto il ministro Franceschini - aggiunge - a ribadire il ruolo non solo del ruolo dell' opera italiana ma del canto lirico e del modo di fare opera grazie a grandi professionalità artistiche e tecniche e a grandi mestieri''. (ANSA).

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